Arte e Dubai, un binomio azzardato? Certo, l’emirato arabo è famoso nel mondo per essere la mecca del lusso senza freni, degli hotel così sfarzosi da essere fuori da qualsiasi categoria e dello shopping a cifre inaccessibili. L’arte non è forse la prima cosa che pensiamo ci aspetti, quando immaginiamo di viaggiare a Dubai. Ma una città che vuole proporsi come metropoli internazionale attraente per i businessmen più rampanti e per miliardari di tutto il mondo, non può nemmeno rimanere desertica, sotto il profilo artistico. E infatti, a Dubai oggi si trovano, accanto ai locali più alla moda e agli hotel di lusso, anche prestigiose gallerie d’arte. Poteva essere altrimenti?

Forse anche le strutture ricettive più audaci della città potrebbero essere inserite nell’itinerario delle mete artistiche. Gli hotel della città sono fuori dall’ordinario a tal punto, che è possibile andare a sbirciare partecipando a visite guidate. Prendiamo ad esempio il Burj al Arab, il cui lusso sfrenato lo pone al di fuori delle normali categorie alberghiere, tanto da essere considerato un sette stelle. Ovviamente, è il simbolo della città: l’hotel sorge su un’isola artificiale collegata alla terraferma da un ponte e presenta una struttura a vela che raggiunge la vertiginosa altezza di 321 metri. Al suo interno, centinaia di suite da mille e una notte, con vetrate affacciate sul mare, e poi ristoranti, un parco acquatico e una spiaggia privata. Se pensate di cercare delle offerte su Expedia… be’, sarete fortunati a trovare qualcosa al di sotto dei 1000 euro a notte! Per fortuna, ci sono anche strutture più “economiche” (ma ricordate sempre – siete a Dubai).

Se per arte, però, si intende davvero arte, torniamo alle gallerie. In città ci sono davvero delle sorprese. Una delle più note e longeve gallerie d’arte di Dubai è la Majlis Gallery, che aprì le sue porte nel 1989, con l’obiettivo di promuovere artisti con potenziale internazionale ma anche di diventare un luogo d’incontro per le anime creative della città. Ha sede in una magnifica antica residenza nel Bastakia Quarter, con un suggestivo cortile interno. Altra protagonista della scena creativa è la Gallery Isabelle van den Eynde, in passato chiamata B21. Si tratta di una galleria molto innovativa, che può vantare il merito di aver fatto uscire dall’oscurità alcuni dei più promettenti talenti del Medio Oriente. Imperdibile è poi la The Third Line, uno degli spazi creativi più vivaci in città: come si legge nella presentazione della galleria stessa, l’obiettivo qui non è solo promuovere artisti del Medio Oriente sulla scena regionale e internazionale, ma anche ospitare programmi non profit e alternativi che puntano a favorire il dialogo nella regione.