Istria, meta gourmand tutta da scoprire: specialmente in autunno, quando le brezze iniziano a rinfrescare le coste della penisola croata e l’entroterra diventa la destinazione ideale per un lungo weekend fatto di degustazioni, assaggi e shopping goloso. Questo territorio così eterogeneo e ben preservato (mare, colline, boschi e fiumi, raccolti in una regione di 3.000 kmq scarsi, la metà della Liguria) fornisce un ampio ventaglio di materie prime. D’altro canto, la sua posizione al crocevia dell’Europa e la movimentata storia locale hanno dato vita a una cucina ibrida, con influenze che spaziano dalle tradizioni culinarie veneziane alle specialità del Centro Europa.

Il tartufo bianco istriano, la star dell’autunno

Per chi è alla ricerca di una buona scusa per organizzare una breve vacanza in Istria da settembre in poi, il piatto forte è servito: stiamo parlando del Tartufo bianco locale, il cui territorio d’elezione è il triangolo fra Pazin (Pisino), Buje (Buie) e Buzet (Pinguente), in particolare nella valle del fiume Quieto e nella Foresta di Montona, habitat naturale del pregiato tartufo bianco e di quello nero grazie al terreno “grasso” e argillaceo. L’apertura ufficiale delle “Giornate del tartufo bianco 2022” è fissata per il 3 settembre, ma il clou della stagione è ottobre, quando a Livade (Levade), centro noto per i tartufi vicino a Motovun (Montona), durante i fine settimana si tengono numerose manifestazioni per celebrare questa specialità.

Di konoba in konoba, tra fuži e maneštra

Solo entrando in una tipica trattoria istriana (konoba) si può avere una panoramica dei piatti che riempiono le tavole locali: nell’entroterra la carne è protagonista, con piatti come il vitello stufato sotto la campana (cripnja), lombata e salsicce di maiale con crauti (kapuz), oppure la pasta detta fuži (fusi, pezze di sfoglia arrotolate), gli gnocchi al sugo di selvaggina, di pollo ruspante o con una generosa grattugiata di tartufo. E poi ancora la sostanziosa maneštra (minestrone con verdure, carne affumicata e fagioli), le onnipresenti fritaje (frittate, farcite con ingredienti di stagione), il magnifico prosciutto crudo istriano (pršut) e la pancetta fatti stagionare al vento di bora, e per finire i tipici dolci istriani: le fritole (frittelle), i crostoli, i cukerančići (biscottini) o la supa (zuppa) istriana di vino rosso condito con un goccio di olio d’oliva, un po’ di sale e pepe e una fetta di pane tostato.

Un’altra occasione per scoprire la ricchezza di prodotti e materie prime sono le fiere di prodotti tipici, che si tengono ogni settimana in varie città dell’Istria, da Poreč (Parenzo) a Tar-Vabriga (Torre-Abrega): veri e propri farmers market, sono uno scrigno di squisitezze per chiunque abbia voglia di fare un po’ di shopping goloso, spaziando dai salumi all’olio, dai liquori ai formaggi (capra, pecora e vaccini) fino alle conserve di frutta e verdura (per info: https://www.trznica-trg.eu/en).

Gli appuntamenti da non perdere

Festa del fico e dei dolci di fichi secchi, a Barban (Barbana) il 10 settembre

Festa dei granchi, a Funtana (Fontane) il 17 settembre

Sui sentieri delle delizie rovignesi, nei ristoranti di Rovinj (Rovigno) e Vrsar (Orsera) dall’8.10 al 9.11, con le ricette di mare della tradizione

La fiera internazionale del prosciutto crudo a Tinjan (Antignana) dal 14.10 al 16.10

Motovun Wine Experience, weekend a base di tartufo bianco e vini a Motovun (Montona) dal 28.10 al 30.10

Giornate dei funghi a Brtonigla (Verteneglio) il 29 e 30 ottobre