BANKSY: GENIO O VANDALO?

Fino al 4 settembre il Centro Congressi Alfandega Do Porto di Lisbona ospiterà la tanto attesa mostra dedicata a Banksy, l’artista inglese al contempo noto e misterioso, che ha saputo rivoluzionare l’arte contemporanea

La mostra, finalmente in Portogallo fino al 4 settembre, si apre con un quesito: Banksy, genio o vandalo? L’interrogativo sottolinea la natura ambigua di questa figura, la cui identità è tuttora avvolta dal mistero che, tuttavia, contribuisce a rendere ancora più coinvolgenti e carismatiche le opere di Banksy.

Vandalo per la trasgressione e la provocazione che risiedono in ogni sua produzione, il cui obiettivo è quello di richiamare l’attenzione della collettività su argomenti che vanno dall’attualità alla politica, passando per la cultura e l’etica, con un’accentuata ironia che sfocia nella polemica.

Ma Banksy, o Robin Gunningham come sembrerebbe realmente chiamarsi, è pur sempre un Genio, poiché riesce a trasformare tematiche delicate, talvolta scomode da denunciare, come la manipolazione dei media o le ingiustizie sociali a danno dei più deboli, in vere e proprie opere piacevoli da ammirare, che catturano l’attenzione e costringono a riflettere. Le tele e gli stessi muri urbani diventano pertanto musei a cielo aperto nonché spazi dove meditare su questioni che vanno ben oltre l’Arte, ma abbracciano l’Uomo e l’Universo.

Il compito di far veicolare i messaggi di libertà di espressione e pacifismo viene dunque affidato allo stencil, la tecnica utilizzata da Banksy, che prevede l’utilizzo di mascherine di cartone, le quali vengono ritagliate in modo tale da ottenere forme e simboli; la particolarità e il vantaggio di tale metodo è la velocità con cui si possono realizzare le sagome.

Tra i soggetti prediletti da Banksy si individuano nella sua produzione bambini, persone anziane, animali, in particolare scimmie e ratti, questi ultimi molto eloquenti nell’evocare gli aspetti più torbidi e ai margini della società.

Tra le opere più conosciute presenti alla mostra, “Balloon Girl”, del 2002, che riproduce l’immagine in bianco e nero di una bambina la quale tenta di afferrare, o a cui è appena sfuggito, un palloncino rosso a forma di cuore, che simboleggia la purezza e la libertà cui ogni fanciullo avrebbe diritto.

In “No Ball Games”, del 2006, due ragazzini giocano utilizzando, al posto di un pallone, un cartello che vieta loro di giocare. Quest’opera testimonia lo stile sovversivo di Banksy, che si è servito di un divieto per contrastare il divieto stesso; in questo modo la critica viene estesa alla società e all’inutilità delle sue restrizioni, promuovendo, al contrario, i valori di libertà e indipendenza. Il messaggio in questo caso è quello di abbattere le regole per farne di nuove, più eque e giuste. In effetti lo stesso Banksy, citando una frase di Picasso, ha affermato che “Ogni desiderio di distruzione è anche un desiderio di creazione”.

Questa mostra può fornire l’occasione per scoprire le spiagge dorate del Portogallo e visitare l’incantevole Lisbona, alloggiando in uno dei cinque Heritage Hotels alberghi di charme situati nel centro storico della capitale portoghese, dove ogni singolo dettaglio è pensato per rafforzare il legame con la città, affinché l’ospite viva un’esperienza unica e irripetibile. Ogni stagione è adatta per apprezzare Lisbona ma l’estate permette di godere della sua vicinanza dal mare e delle sue temperature miti.