Il “Portale Acque” (www.portaleacque.it)  si compone di quattro principali sezioni relative alle acque potabili, minerali e termali e di balneazione. Le prime tre sezioni sono in fase di realizzazione. All’interno della sezione “Acque di balneazione” è contenuta un’applicazione GIS (Geographic Information System) che consente la visualizzazione tramite le ortofoto di Google Maps delle aree di balneazione italiane con  i relativi punti di campionamento. Dal rapporto emerge con evidenza la salute delle nostre acque di balneazione nettamente migliorata rispetto al 1993. L’Italia è lo Stato europeo con il maggior numero di spiagge. Con 4.921 siti di balneazione sui 13.741 di tutti i paesi europei, il nostro Paese rappresenta il 35,8% di tutte le coste balneabili del continente europeo. Dopo l’Italia ci sono la Francia con 2.005 siti di balneazione, la Spagna con 1910 e la Grecia con 1273 (830 insufficientemente campionati). I siti balneabili italiani sono i più controllati d’Europa perché di fatto il nostro Paese ha, da oltre venti anni, adottato i criteri più restrittivi della direttiva europea che ha finora disciplinato il settore, tanto che il 90,8% dei suoi siti balneari è conforme ai valori guida dei parametri microbiologici contro la media dell’89,0 d’Europa. Se invece consideriamo i valori obbligatori, meno restrittivi dei valori guida,  l’Italia ha una copertura del 92,2 % contro una media europea del 95,6%: quest’apparente discrasia è pienamente spiegata dall’evidenza che il nostro Paese esercita un numero di controlli per chilometri di costa superiore a quello di tutti gli altri paesi europei: infatti il nostro Paese controlla tutta la costa, e non soltanto i siti adibiti alla balneazione come fa la maggior parte degli altri Stati europei, attraverso una rete di monitoraggio capillare (punti di campionamento max. ogni 2 km) ed un periodo di campionamento in assoluto più lungo (sei mesi all’anno).