Se siete donne, avete più di 30 anni e una pelle sottile e sensibile siete il target perfetto per la couperose. Quegli antiestetici capillari dilatati sulle guance, che provocano un arrossamento diffuso, hanno quindi una base genetica, o sono il risultato di problemi ormonali. Ma possiamo fare molto per tenere a bada la situazione, lo stile di vita è infatti fondamentale. La prima cosa da eliminare sono le sigarette, che peggiorano la circolazione e di conseguenza l’infiammazione dei capillari. Anche il consumo di alcool, vino compreso, è da ridurre al minimo. È poi da limitare l’uso di spezie come pepe, peperoncino o zenzero, e perfino di caffè, cioccolato e tè. E anche in questo caso un’alimentazione sregolata e ricca di zuccheri, con i conseguenti problemi all’intestino, è controproducente. 

Sì invece agli alimenti ricchi di vitamina C, una sua carenza può accentuare la couperose, come anche ai frutti di bosco in particolare ai mirtilli, che grazie all’alta presenza di antociani, proteggono i vasi sanguigni e riducono gli arrossamenti. Importantissima infine la vitamina PP o niacina, presente in carne, pesce e cereali. Nella stragrande maggioranza dei casi questi accorgimenti ci portano molto vicino alla soluzione del problema. Anche se una pelle sottile e sensibile tenderà sempre ad arrossarsi un po’ e andrà comunque protetta da sole, vento, sbalzi termici, freddo e caldo eccessivi.

Come scegliere i cosmetici giusti
La scelta di cosmetici biologici a base di prodotti naturali può prevenire molti disturbi. A cominciare dalla detersione. Niente acqua troppo calda o troppo fredda, il detergente giusto è un’acqua micellare delicata. Come struccante basta un semplice olio di mandorle, da completare con un idrolato di camomilla, usato come tonico. Meglio evitare preparati a base di vitamina A e acidi della frutta, sono efficaci, ma probabilmente troppo per un’epidermide delicata. Vanno benissimo invece creme e sieri a base di estratto di vite rossa, ippocastano e centella, che decongestionano la pelle e migliorano il microcircolo. Preziosi alleati sono anche l’olio di borragine ricchissimo di omega 6 e omega 9 che calmano le irritazioni o quello di rosa mosqueta, speciale per la rigenerazione dell’epidermide. Ne basta una goccia al giorno da usare come siero insieme di crema abituale per avere un miglioramento.

Tisana alla mimosa
La specie giusta è la Mimosa tenuiflora, una parente stretta di quella dell’8 marzo. È originaria del Centro e Sud America, dove è chiamata albero della pelle e usatissima proprio per risolvere i problemi dermatologici. La scienza ha confermato che i suoi tannini riducono l’intensità delle irritazioni cutanee, mentre i flavonoidi migliorano la circolazione sanguigna.

In erboristeria si utilizzano le cortecce, ne servono circa 8 grammi per una tisana da 500 ml. Si lasciano in infusione per 5 minuti e poi si filtra. Potete mettere il tutto in un thermos e bere la tisana in due tempi, a metà mattina e a metà pomeriggio.

Quando la pelle è molto infiammata, la mimosa può anche essere utilizzata per fare degli impacchi. In questo caso sarebbe meglio preparare un decotto, mettendo le cortecce in acqua fredda, portando a ebollizione, e poi lasciando intiepidire il tutto.

Maschera mirtilli e carote
I mirtilli sono un frutto ricchissimo di vitamine e antiossidanti. Le carote invece sono ricche di betacaroteni, ma anche di vitamine C ed E, hanno azione emolliente, lenitiva e cicatrizzante. Per godere di queste proprietà basta frullare un cucchiaio di mirtilli e mezza carota piccola, aggiungere un cucchiaio abbondante di yogurt greco compatto e mescolare. Il composto va spalmato sul viso, contorno occhi escluso, e lasciato agire per 15-20 minuti.

FONTE: CUCINA NATURALE