Fate largo alla creatività! Valore? Parametro? Origine? Antidoto al deflagrare del superpotere tecnologico? Companatico della scientificità? Forma? Sostanza? Contenuto? La creatività nell’ultimo quarto di secolo è divenuto luogo comune del dibattito intellettuale. E’ stata invocata, giudicata, in alcuni casi processata e condannata. Non ne parlano più solo gli specialisti: del bisogno (e dei connessi rischi) della creatività si occupano i grandi media e sull’argomento adesso produce opinioni anche il pubblico migliore, quello che affolla mostre e festival culturali, fiere del design o conferenze di architetti e matematici, quello che tiene in vita l’editoria di settore e le nicchie di tv di qualità. Philippe Daverio, dopo il successo dei suoi incontri, curati per Credit Suisse nel 2007 e dedicati all’arte contemporanea, torna con due appuntamenti a Roma per inoltrarsi nei meandri economici del sistema della creatività contemporanea e indagarne i rivoli culturali che in esso si riversano.  Daverio sarà mediatore e provocatore nella mappatura dei creativi protagonisti del contemporaneo, descriverà il complesso mercato generato dal famigerato ‘gesto creativo’ – ma anche dalle pressioni, a volte insostenibili, della committenza o del cliente che ‘pretende’ il rilancio creativo. La creatività contemporanea non ha scuole, non ha stabili maestri, non ha riconoscimenti sistematici da artisti, storici o critici. Vive di fiammate, di velocità, di scambi e di informazione usa e getta, di effimere mode, di contaminazioni e illusioni. Ma contiene il segreto della vitalità, del cambiamento, del progresso e, perché no, lascia ancora spazio alla poesia e al sogno, e nei casi migliori riesce perfino a coniugarli con l’innovazione del pensiero, la ricerca, l’imprenditoria. Ogni incontro vedrà, accanto a Philippe Daverio, tre protagonisti della creatività di oggi. Il committente Piccolo Principe, Talento Tecnologia e Tolleranza, sono i titoli che indicano i percorsi tematici affrontati dal critico con i suoi ospiti. A Roma Palazzo Barberini il 18 giugno con Massimiliano Fuksas, Padre Paolo Garuti e Santo Versace. A Palazzo Venezia il 24 giugno. Gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti (in media 700 posti per ogni sede) a partire dalle ore 19,30.