La giornata di incontro è stata l’occasione per illustrare la proposta a difesa dei tesori del Mediterraneo che ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare il ricchissimo patrimonio culturale, subacqueo e costiero della Toscana. Ogni giorno un vero e proprio esercito di appassionati si immerge nella pace infinita di questo mare facendosi trasportare in un mondo non a tutti conosciuto. E sono proprio le persone che amano l’universo sotto il livello dell’acqua che possono diventare collaboratori attivi affinché queste ricchezze non vengano distrutte e dimenticate.   Al convegno sono stati invitati i diving center, le scuole d’immersione e le associazioni/circoli subacquei, specialisti del mare numerosi  all’ Elba e nelle altre isole dell’ Arcipelago,  per coinvolgere queste  diverse realtà  nel ruolo di monitoraggio dei tratti di costa. Una sorta di incarico di “guardiania”, finalizzato al controllo dei giacimenti e alla corretta segnalazione di eventuali nuovi rinvenimenti alle autorità. Il monitoraggio diventerà un utile parametro per valutare le dinamiche di conservazione o suo impoverimento  imputabili a varie cause, siano esse legate all’ambiente marino o all’azione dell’uomo e di programmare interventi mirati di ricognizione, documentazione e scavo, quando necessario. Nel corso della giornata sono state presentate la bozza della convenzione, contenente le linee guida delle norme reciproche che le parti si impegnano a rispettare e il documento di adesione alla proposta. Sono stati inoltre affrontati diversi temi quali le attività di ricerca, le modalità per una corretta segnalazione, l’archeologia e il turismo subacqueo e il progetto “Aethalia”  la goletta per la tutela e la salvaguardia dei beni archeologici”. Infine, si è fatto il punto della situazione sui punti d’immersione archeologici in Toscana e sui requisiti richiesti per accedervi. L’adesione al piano “Adotta un pezzo di costa” consentirà l’inserimento nell’elenco ufficiale dei centri diving e delle scuole d’immersione “adottive” della costa, con indicazione del tratto di competenza; la promozione gratuita in Italia e all’estero attraverso la diffusione e divulgazione dell’iniziativa; la possibilità di organizzare per i propri clienti/allievi/soci incontri sui temi dell’archeologia subacquea, in collaborazione con la Soprintendenza, gli Enti Locali e la presenza di archeologi ed esperti del settore. Sarà inoltre possibile partecipare agli interventi subacquei condotti o autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici nel tratto di competenza. Sono in via di valutazione anche percorsi e itinerari subacquei lungo i numerosi   giacimenti d’interesse storico-archeologico della costa Toscana.