Un po’ prima di mezzanotte, un uomo viene trovato morto nel letto di Nora Timmer, assistente del procuratore distrettuale. Sulle prime sembra un assassinio di legittima difesa contro un tentativo di stupro. Ma quando uno sconosciuto, Luther Pinks, si presenta alla centrale di polizia fornendo una versione diversa dell’omicidio, il gioco ha inizio. Ford Cole, il procuratore Distrettuale, nonché fidanzato di Nora ha tempo sino all’alba per risolvere il mistero dell’assassinio o resterà implicato anche lui nella sua ragnatela. La sua indagine sembra rivelare che l’assassinio preluda ad un ulteriore crimine che avverrà alle 5 della mattina. Ma la natura di cosa stia per accadere non è chiara. Ford dovrà affrontare lunghe ore di buio totale prima di risolvere il mistero, fermare il crimine e, non da ultimo, togliere la maschera ad una donna dalla personalità complessa, la sua donna.

Doppia Ipotesi per un Delitto è un racconto sull’inganno e sulla doppiezza che capovolge le regole standard dell’identità e dell’intuizione. Secondo lo sceneggiatore e regista Wayne Beach , “è una storia di camaleonti, di persone che non sono come sembrano”. Tutti hanno dei segreti, ma Nora Timmer (interpretata da Jolene Blalock) ne ha più degli altri. Il suo fidanzato, il Procuratore Distrettuale Ford Cole (interpretato da Ray Liotta) deve trovare un assassino, scoprire che genere di crimine stia per consumarsi e risolvere il mistero sull’identità di Nora. Mentre fa tutto questo, la posta in gioco aumenta e lui stesso verrà coinvolto nel disegno criminale.

Doppia Ipotesi per un Delitto è anche una storia di misteri. Conduce lo spettatore in un labirinto di tradimenti, colpi di scena e sorprese. “Morivo dalla voglia di scrivere un film che io stesso avrei voluto vedere” dice Beach. “Moltissimi film hanno la stessa identica formula e sono prevedibili. lo amo i misteri che sono elaborati e funzionano in un certo numero di livelli”.

Ad aggiungere ulteriore suspance un crimine sul patrimonio immobiliare. Spiega Beach: “Vivevo a Chicago durante il periodo in cui si discuteva di un progetto controverso di rinnovamento di una parte dell’area urbana, un progetto chiamato “Cabrini Green”. Era un progetto di edificazione a favore di persone dal basso reddito da attuarsi ai confini della Gold Coast, una zona per persone dal reddito elevato. Ovviamente gli operatori immobiliari avevano messo gli occhi su questo progetto e volevano che la proprietà rimanesse solo appannaggio dei ricchi”. Il regista ed il suo cosceneggiatore, Anthony Walton, hanno preso ispirazione da questo evento. Anche se nel film non viene mai menzionata la città in cui sono state effettuate le riprese è stata Montreal scelta perché “ha la struttura, il cuore, la storia e il sentimento che le città più moderne non hanno”.