I turisti esploratori delle epoche, quelli che si muovono leggeri nel tempo e nella Storia disegnata sulla pietra, sanno riconoscere i luoghi. Perché sono i luoghi stessi a chiamarli. Il Relais dell’Ussero alla Villa della Seta di Corliano a San Giuliano Terme (PI), membro di  Golden Book Hotels – Associazione italiana di 40 alberghi che omaggiano i propri clienti con libri d’autore – ha una voce abbastanza potente da essere udita tanto lontano nello spazio quanto nel tempo ed è uno di quei luoghi in cui il viaggio coinvolge anche la mente, la fantasia, l’emozione e la memoria.
Dal 29 giugno al 3 luglio, il Teatro di Verzura del Belvedere della Villa di Corliano ospiterà alcuni spettacoli per l’evento “Effimeri, Svegliati e Stravaganti – metamorfosi dei paesaggi culturali”. I percorsi e le attività saranno declinate per diverse fasce di età in uno scenario, per dirla col poeta Andrea Zanzotto “di attraversamento del paesaggio e dei nessi che lo abitano, ingaggiando i partecipanti con l’uso del registro doppio della pancia e della testa”.  I sogni, la fantasia, l’emozione e la memoria sono il punto di contatto tra il luogo e l’evento, che in esso ritrova una casa e un’atmosfera che gli appartengono da sempre. La Villa ed il Parco di Corliano sono infatti sede storica delle Accademie degli Svegliati e degli Stravaganti e meritano pertanto una rassegna senza fogli in bianco, che comprende una mostra, spettacoli serali, laboratori artistici, letture fiabesche, conferenze ed eventi itineranti.
L’effimero di ieri…e di oggi, in chiave metaforica, come attitudine per interpretare con coraggio la paura e l’insostenibile incertezza del tempo presente, è lo spunto per Di Tanta Speme, esposizione documentale sugli apparati effimeri nella Livorno del Settecento, strutture grandiose quali archi, carri, macchine funebri o da fuoco, costruire i materiali leggeri e deperibili ed allestite per solennizzare particolari avvenimenti di carattere cerimoniale e celebrativo.
Lunedì 29 giugno e Giovedì 2 luglio, due eventi itineranti tra i borghi e le ville del lungomonte – il primo da Calci a Crespignano, il secondo presso Molina di Quosa – si propongono di offrire agli avventori tre ore di percorso tra le pieghe del volto del paesaggio, con incursioni artistiche e qualche sorpresa.
Con cinque serate di spettacoli dal vivo nella splendida cornice del giardino di verzura, il Non Festival si accomoda nel proprio seggio naturale. Lunedì 29 giugno, inaugurazione con “il vino all’opera”, concerto jazz in prima toscana, con il contrabbassista Furio di Castri e Antonello Salis al piano e fisarmonica (Biglietto unico:10 euro). Martedì 30 giugno, studio per ‘Il Vampiro’ di Andrea Nanni, ispirato al racconto di William Polidori, con Silvio Castiglioni, per la regia di Giovanni Guerrieri (Biglietto unico: 8 euro). Mercoledì 1 luglio, sapore di sud e negritudine a fior di pelle con il concerto dei Carneigra, cantautori livornesi contaminati dalla musica popolare ti tutto il mediterraneo (Biglietto unico: 6 euro). Giovedì 2 luglio, spettacolo interattivo di scrittura ed improvvisazione teatrale, a cura dell’Arsenale delle Apparizioni (Biglietto unico: 6 euro). Venerdì 3 luglio, all’insegna della nostalgia del futuro, non chiusura del Non Festival affidata al concerto degli Ex Wave, giovane e raffinato duo strumentale con inclinazioni elettroniche (Biglietto unico: 6 euro).
Workshop di danza (La Fiaba Danzata, a cura di Daisy Azzarri), video (La Terra del Sonno, a cura di Maria Chiara Calvani) e storytelling (Artigrafie@Corliano) accompagnano il distendersi delle giornate fino allo strisciante allontanarsi dei sipari, mentre le due conferenze del 30 giugno e del primo luglio aprono parentesi su “Arte, cultura e l’immaginario come mestiere” o stimolano il dialogo intorno al tema di “Immaginazione fantasmatica tra arte e scienza”.
Infine, tutti i giorni, al mattino e al pomeriggio, appuntamento quotidiano per i più piccoli con la fiaba raccontata e interpretata, con un omaggio ideale all’opera e all’umanità di Leo Linoni, nel decennale della sua scomparsa.