Con l’aumento del costo del gas e i problemi ambientali che incombono è fondamentale ottimizzare l’uso del proprio sistema di riscaldamento, usandolo nel modo più efficiente e smart.

Non esistono più le mezze stagioni!
Il detto, non distante dalla realtà, ci avvisa che lo spolverino è ufficialmente passato da capo passe-partout ad accessorio vintage, e che con ogni probabilità l’avvio del riscaldamento segue a ruota lo spegnimento dell’aria condizionata. Uno scenario poco incoraggiante dal punto di vista climatico e anche da quello economico. Come godere del tepore casalingo in totale serenità? Dalla pulizia accurata dei caloriferi all’installazione di apparecchi intelligenti, ecco qualche strategia per stare al caldo senza “scottarsi”.

Per risparmiare e tutelare l’ambiente
Il buonsenso può fare molto ma non arriva dappertutto. Lasciamo dunque che sia ENEA, non nelle vesti mitologiche del principe dei Dardani figlio di Priamo, ma in quelle dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, a darci qualche dritta. Il decalogo per le buone pratiche da seguire in zona climatica E – dove l’inverno è più rigido – suggerisce di non superare i 19 °C ricordando che per ogni grado in meno si risparmia dal 5% al 10% sui consumi. Attenzione anche alle ore di accensione giornaliere che possono diminuire drasticamente se la notte si chiudono persiane o tende pesanti per scoraggiare la dispersione di calore, nemica numero uno del risparmio.

Qual è il sistema migliore?
Aggiornare completamente il sistema di riscaldamento significa addentrarsi nella valutazione delle varie opzioni per stanare la più efficiente ed economica sul lungo periodo. Caldaia a condensazione o a biomassa, sistema a pompa di calore o solare termico, oppure ibrido? Consultare più specialisti del settore è sempre utile, ma, per farsi un’idea preliminare evitando di bussare a troppe porte, c’è il materiale messo a disposizione da HARP (Heating Appliances Retrofit Planning).

Si tratta di un progetto europeo sviluppato con lo scopo di incentivare l’uso di tecnologie efficienti per il riscaldamento, finanziato dall’Unione europea nell’ambito del programma Horizon 2020, che coinvolge Italia, Portogallo, Spagna, Francia e Germania. Collegandosi al sito heating-retrofit.eu si accede alla disamina dei pro e dei contro dei diversi sistemi di riscaldamento e anche al programma per scoprire qual è il più efficiente per la propria casa, rispondendo a un questionario online.

Caldo sì, polvere no
Prima di accendere il riscaldamento è necessario fare una bella pulizia dei termosifoni e del condizionatore, per mantenere l’ambiente salubre e garantire un corretto funzionamento degli apparecchi. Che siano in ghisa, in acciaio o in alluminio, i termosifoni vanno periodicamente liberati dagli accumuli di polvere servendosi di un piccolo pool di accessori che raggiungano ogni pertugio: spolverini e catturapolvere flessibili, pistola a vapore, aspirapolvere con plancia sottile o, in mancanza, un potente asciugacapelli con beccuccio.

Una volta eliminata la polvere si passa alla detersione delicata con una soluzione d’acqua e sapone di Marsiglia, adatta a tutte le superfici (niente spugne abrasive!) e all’asciugatura. Lindi all’esterno, ma non basta: è bene posizionare una bacinella in corrispondenza della valvola di sfiato e lasciar fuoriuscire l’aria fino a quando non inizia a sgorgare anche l’acqua presente all’interno. In questo modo il calorifero si libererà di eventuali bolle d’aria, causa di malfunzionamenti e riduzione dell’efficienza.

Nel caso in cui i servigi del condizionatore vi accompagnassero in autunno-inverno con la funzione “aria calda”, è fondamentale dedicarsi alla pulizia dell’unità esterna, rimuovendo con attenzione la griglia di protezione per eliminare polvere e residui dalle pale e dai filtri dello split da smontare e lavare con acqua e sapone neutro. Tenendo presente che la manutenzione periodica più approfondita può rivelarsi salvifica, così come le piccole accortezze fai da te: nei periodi di non utilizzo proteggere la macchina esterna con un “vestito” ad hoc.

Un riscaldamento smart
Tutto quello che abbiamo sempre chiesto al sistema di riscaldamento di casa è una buona dose di affidabilità. Ma se potessimo dotarlo d’intelligenza? Ci pensa la domotica attraverso il riscaldamento smart che consente di controllare e impostare la temperatura di casa anche quando si è altrove, risparmiando energia e potenziando il comfort casalingo. Il termostato wi-fi permette di gestire il riscaldamento tramite lo smartphone e gli assistenti vocali: “Alexa imposta la temperatura a 19 gradi!”.

Alcuni modelli regolano l’accensione e la temperatura in base alle previsioni del tempo e alla presenza di persone o meno in casa, rilevata grazie alla geolocalizzazione dello smartphone. Discorso simile per la valvole termostatiche che agiscono sul singolo calorifero consentendo il massimo della personalizzazione e del risparmio. Il costo di un termostato smart super accessoriato si aggira attorno ai 200 euro, con un minimo di 150 euro, mentre per le valvole accessorie si staziona sui 50 euro. Prima dell’acquisto è sempre indispensabile verificare la compatibilità con la propria caldaia.