Nelle sale dal 6 novembre l’ultimo film di Stefano Calvagna, liberamente ispirato alla “Terza vita” del Maestro Franco Califano. Prodotto e distribuito dalla Poker Entertainment la pellicola parla della “terza vita” dell’artista: dal suo declino alla rinascita fino alla morte. Esperienze di vita, momenti tragici e di sofferenza superati sempre con leggerezza e caparbietà dal cantautore. Il Maestro cammina per una spiaggia. Si allontana dai suoi amici più cari per andare a morire lontano, in solitudine. Nel suo cammino di distacco ripercorre i momenti più duri e più belli della sua vita. Rivive attimi di divertimento avvicendati ad istanti di solitudine ed amarezza.
Scopriamo il rapporto con se stesso, con gli amici, con il mondo dello spettacolo, con i giornalisti. Rammenta il suo rapporto con i giovani e quella spinta da questi ricevuta per tornare a scrivere e riemergere dall’abisso in cui si era confinato. È durante questa riflessione che il Maestro mostra i lati meno conosciuti del suo animo, attraverso frasi, pensieri ed esperienze. Un lungo e particolare viaggio che ci fa conoscere un Franco Califano inedito, del quale solo i pochi intimi che lo frequentavano ne conoscevano le sfumature.
Perchè la terza vita? Lo spiega il regista:Se consideriamo la prima vita come quella in cui egli conobbe il successo, e la seconda quella in cui lo vide lentamente sgretolarsi, la terza vita è quella in cui lui provò con tutto se stesso a tornare in gioco, sfidando tutto e tutti. La cosa particolare, per cui valga la pena di realizzare un film per raccontarla, è che proprio in questo periodo il Maestro venne colto dalla malattia che gli impedì di tornare a vivere.