Stare ore in piedi a fare l’eroe o passare la giornata incollati alla sedia dell’ufficio: in entrambi i casi, a fine giornata le gambe sembrano due palloncini e le caviglie… boh, scomparse. Benvenuti nell’incantevole mondo dell’insufficienza venosa leggera, complice il caldo che trasforma le vene in elastici molli.
1. Muoviti, ma con criterio
No, non serve iscriversi a una maratona. Bastano 5 minuti di camminata o stretching ogni ora. Sì, anche in ufficio: alzati, fai finta di cercare la graffetta miracolosa e sgranchisci i polpacci.
2. Idratazione da adulti responsabili
Due litri di acqua al giorno. No, il terzo caffè non conta. L’acqua aiuta il sangue a restare “fluido” e rende meno probabile che i liquidi si accumulino nelle estremità.
3. Calze contenitive estive (sì, esistono)
Versione “light” in microfibra traspirante: non saranno le protagoniste di un red carpet, ma tengono a bada il gonfiore. Da indossare al mattino, quando le gambe sono ancora “normali”.
4. Integratori mirati
Diosmina, esperidina, vite rossa & co. aiutano il tono venoso. Non sono bacche miracolose ma, abbinati a movimento e idratazione, danno una mano concreta. Sempre dopo parere medico, non dopo il consiglio dell’amica dell’amica.
5. Docce fredde a fine giornata
Passare il getto d’acqua fresca dal piede alla coscia stimola la circolazione. Bonus: abbassa la temperatura corporea e riduce quella fastidiosa sensazione di gambe “in fiamme”.
Quando chiamare il medico?
- Dolore intenso o gonfiore improvviso a una gamba sola
- Rossore o calore localizzato
- Comparsa di ulcere o varici dolorose
Non aspettare che la situazione diventi materiale per un film horror: meglio un controllo in più che un trombo inaspettato.
