Non è una guida da infilare nella tasca esterna dello zaino. È una compagnia. Una specie di traduttore poetico tra le infinite gradazioni del verde e l’altrettanto sfaccettata anima irlandese. La Guida Verde – Irlanda, Touring Editore riesce nell’impresa più difficile: raccontare una terra che ha più atmosfera che attrazioni, più silenzi che segnaletica.
Eppure non manca nulla: da Dublino che profuma di birra e letteratura, ai prati spettinati del Connemara, dai pub pieni di musica che non sa se essere allegra o struggente, ai castelli incastrati nella pietra, l’Irlanda prende forma lungo itinerari meticolosi, ma mai meccanici. C’è sempre il suggerimento giusto per una deviazione, un punto panoramico, una leggenda che si insinua tra una riga e l’altra.
Il volume dedica capitoli dettagliati a ogni angolo dell’isola:
- Dublino e Cork, dove le architetture del futuro dialogano con le case georgiane,
- le coste selvagge del Donegal,
- i villaggi di pescatori con ritmi fuori dal tempo,
- e quella Irlanda del Nord spesso trascurata, qui invece mappata con rispetto e attenzione.
Ma non è tutto paesaggio e pietra. Il cuore di questa guida pulsa attraverso voci ospiti e inserti narrativi:
🎵 U2, raccontati da Riccardo Bertoncelli,
📚 i diari di Heinrich Böll,
🏉 lo spirito del rugby e le stalattiti di Doolin,
🎻 le note tradizionali raccolte tra pub e festival.
E ancora: crociere sullo Shannon, shopping sotto la pioggia, cioccolato fuso nei pomeriggi grigi di Temple Bar. E per chi ama viaggiare con stile (ma senza l’ansia della tabella di marcia), c’è l’elenco degli imperdibili lungo il Wild Atlantic Way, una delle strade panoramiche più spettacolari del continente.
Più che una guida, è una cartolina che sa parlare, dove ogni frase è intrisa di quella “romantica malinconia” che solo l’Irlanda riesce a regalare, anche quando il cielo è grigio e le scarpe sono bagnate.
