Poche esperienze sono catartiche come guardare un film horror. Fin dall’inizio della storia del cinema, gli spettatori sono attratti dai film del terrore come api al miele e assistono nello spazio buio della sala alla manifestazione di alcune delle loro paure più recondite. Oltre all’estetica del macabro e del desiderio, il fascino dei film dell’orrore risiede in parte nella creazione di uno spazio protetto in cui possiamo affrontare le nostre ansie e scontrarci direttamente con i nostri incubi.

Alcune delle storie più famose del cinema horror, e della letteratura gotica ancora prima, traggono ispirazione da vicende mitiche che risvegliano le emozioni più profonde dell’essere umano, che si tratti dell’esaltazione della lotta tra il bene e il male, di un bisogno basilare di sicurezza o dell’eccitazione viscerale provocata dalla suspense e dal disagio drammatico. Al di là dell’aspetto terapeutico, guardare film dell’orrore è un perfetto rituale individuale e collettivo che ci invita a riunirci per assistere alle tante emozioni che può suscitare la settima arte. Su MUBI.

ZOMBI CHILD
(Bertrand Bonello – 2019)

VAMPIR
(Pere Portabella – 1971)

BAGHEAD
(Jay Duplass and Mark Duplass – 2008)

NIGHT TIDE
(Curtis Harrington – 1961)

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI
(George A. Romero – 1968)

AS BOAS MANEIRAS
(Marco Dutra and Juliana Rojas – 2017)

HALLEY
(Sebastián Hofmann – 2013)

THE NEST OF THE CUCKOO BIRDS
(Bert Williams – 1965)

VAMPIRE HOOKERS
(Cirio H. Santiago – 1978)

HOUSE OF SEVEN BELLES
(Andy Milligan – 1979)

NIGHT TRAIN TO TERROR
(John Carr, Phillip Marshak, Tom McGowan,
Jay Schlossberg-Cohen, and Gregg C. Tallas – 1985)

ORGY OF THE DEAD
(Stephen C. Apostolof – 1965)