L’insonnia dei giovanissimi sta diventando un problema diffuso, spesso sottovalutato da genitori e pediatri. A lanciare l’allarme sono gli esperti della medicina del sonno,neurologi e psichiatri infantili, che curano sempre più bambini insonni. I bambini che già da molto piccoli trascorrono tanto tempo di fronte allo schermo sviluppano seri disturbi del sonno già entro l’età prescolare.

E se l’insonnia diventa cronica può favorire disturbi psichiatrici come la depressione. Ma come mai i giovani dormono poco e male? Troppi stimoli la sera! Sul banco degli imputati la luce blu dei dispositivi tecnologici che modifica la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, che regola il ciclo sonno-veglia.

Questa luce artificiale manda in tilt l’orologio biologico. Potremmo chiamarla insonnia digitale. Diverse ricerche hanno dimostrato che smanettare su social, cellulari, tablet e videogiochi per ore prima di andare a letto toglie il sonno; si attiva il sistema di veglia e poi ci si gira nel letto per ore, accumulando sempre più stanchezza.

Lo riportano i ricercatori della KK Women’s and Children Hospital e National University of Singapore, a seguito dell’analisi dell’associazione tra i bambini esposti agli schermi di aggeggi elettronici come tablet e smartphone prima dei 18 mesi di vita e i disturbi del sonno e del comportamento (EBD), e disturbi dello sviluppo neurologico nei bimbi in età prescolare (NDD).
«Abbiamo rilevato una chiara associazione tra un’esposizione precoce ad uno o più monitor presenti nella camera da letto del bambino prima del compimento dei 18 mesi di vita, e la presenza di problemi relativi al sonno, come una bassa qualità del sonno e disturbi comportamentali», ha dichiarato dottor Mae Wong, leader dello studio. «Anche se questa ricerca ha preso come campione bambini con NDD, i risultati sono applicabili alla popolazione generale e si allineano con le prove già esistenti di altri studi effettuati sui bambini in via di sviluppo».

La ricerca è stata condotta dal 2015 al 2017 e ha coinvolto 367 bambini di un’età compresa tra i 2 e i 5 anni, a Singapore, con NDD come autismo, ritardi linguistici, ritardi dello sviluppo e problemi di apprendimento. Il 52% dei piccoli partecipanti era esposto ad uno o più schermi prima dei 18 mesi di vita; il 57.7% possedeva almeno uno schermo nella stanza da letto ed oltre il 90% usava gli apparati elettronici più dell’ora limite raccomandata. Oltre il 72% di questi bimbi presentava gravi disturbi del sonno e quasi il 60% aveva gravi difficoltà emotive/comportamentali. La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of Developmental & Behavioral Pediatrics.