L’omicidio della piccola Alessia, una bambina di soli 18 mesi accoltellata dal padre mentre giaceva nella propria culla, va ad allungare la tragica serie di gesti efferati che hanno contraddistinto le pagine di cronaca nera di quest’estate violenta.
L’esperto psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano ed autore del libro ‘Vincere l’ansia con l’intelligenza emotiva’, da’ una spiegazione all’infanticidio di Ancona dal punto di vista psicologico: “In una societa’ dove prevale l’io sul ‘noi’ puo’ capitare piu’ spesso che l’eterno dissidio interiore fra pensiero e riflessione, contrapposti all’emozione e all’impulsivita’, venga vinto dai secondi.
Ci sentiamo spesso esasperati: tutto è fonte di stress, dal lavoro alla famiglia, passando per le responsabilita’ e le aspettative che sentiamo pesare sempre di piu’ sulla testa. Purtroppo, inoltre, alcune persone vivono senza saper reagire questi momenti terribili, nei quali vengono sequestrati dal proprio cervello emotivo: arma tanto potente quanto terribile quando fuori controllo, anche se per pochi fatali attimi”.
“Forse il clima tutto fuorché stabile – continua il dottor Cucchi – forse l’esasperazione di certi momenti della vita, come quelli che una crisi sociale ed economica come la nostra pone all’ordine del giorno. Il motivo di questi gesti efferati va ricercato anche nei momenti apparentemente banali del quotidiano, come il pianto di una figlia che sembra non volersi mai fermare e che ci fa sentire inadeguati come genitori, incapaci di farci rispettare o di tranquillizzare. Oggi questi avvenimenti sono sicuramente segno di un forte disagio”.
Infine lo psichiatra pone l’accento sui modelli educativi in uso nella societa’ moderna: “E’ proprio il nostro modello educativo che spinge le persone verso una conformata, e del tutto presunta, normalita’. Senza spazio per l’imperfezione, senza risorse per la frustrazione e al continuo inseguimento di stereotipi di adeguatezza, questo modello spinge gli individui a non fare i conti con alcuni aspetti comunque presenti dentro di noi come in tutti gli esseri viventi: parliamo di bisogni primari, come la necessita’ di un lasso di tempo per il completamento dei processi di adattamento, e della fallibilita’, insita nel processo di apprendimento e necessaria alla crescita”.