L’Italia è sotto la morsa dell’influenza. Si sapeva che era questione di giorni, e infatti è arrivata. Puntuale come un orologio svizzero anche quest’anno il virus influenzale non si è fatto attendere costringendo al letto, da ottobre ad oggi, due milioni di italiani. La soglia epidemica dell’influenza stagionale è stata raggiunta, così per gli operatori sanitari che lavorano a contatto con i pazienti. Il peggio però non è ancora passato perché, stando alle previsioni degli esperti, il picco arriverà a metà febbraio e sembra essere più aggressivo rispetto agli scorsi anni.

Ma c’è anche un altro problema, quello relativo all’abuso degli antibiotici che porta a una maggiore virulenza. Rispetto allo scorso anno, inoltre, c’è stato un incremento dell’infezione. Quest’anno la sindrome influenzale ha determinato un vero assalto ai pronto soccorsi e negli ambulatori dei medici di base. Così per gli operatori sanitari che lavorano a contatto con i pazienti e per i visitatori negli ospedali sarebbe opportuno indossare la mascherina nel caso non siano vaccinati oltre ad attuare una giusta prevenzione.
Regola numero uno: restare a casa ai primi sintomi influenzali. Poi evitare luoghi affollati e coprirsi la bocca se si tossisce o starnutisce. Lavarsi spesso le mani. I bambini, come si sa, sono una delle categorie più a rischio contagio e per evitare che si ammalino sarebbe opportuno non mandarli a scuola o nelle palestre già dai primi sintomi.