Saràin scena al PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI dal 22 al 27 ottobre, ELDA ALVIGINI con INUTILMENTEFIGA, di EldaAlvigini, Natascia Di Vito e Marco Melloni.“Inutilmentefiga”racconta la condizione di molte donne di oggi, intorno ai quarant’anni, quasisempre figlie di ex sessantottini, laureate, belle, con un buon lavoro, spessoseparate con figli. Sono donne intelligenti e sensibili! almeno così si vedonoloro! e non capiscono, ma proprio non capiscono, perché non hanno un uomo!Oggile donne sono spesso realizzate socialmente, colte, intelligenti e godono diuna grande libertà, almeno apparente, di cui non sanno bene cosa farsene però,visto che è praticamente loro proibito godersi appieno la vita, senza rinunce,frustrazioni antiche, senza dover subire rapporti affettivi ricattatori, comequello con la madre-totem, o senza riuscire a liberarsi da una idealizzazionedel padre, che le rende praticamente inavvicinabili per qualsiasi altro uomo, odovendo sottostare a una società imbevuta di cattolicesimo e religione, per iquali la donna neanche esiste!Ecco,noi siamo cresciute in un ambiente di sinistra colto, ateo e militante, siamofiglie del’68 e delle sue convinzioni, troppo spesso sbagliate e comunquestrane, buffe e incomprensibili per chi, come noi, in quegli anni nasceva.Attraversoi diversi argomenti affrontati nel testo, allo spettatore non sarà difficilecapire che certa cultura sessantottina e di sinistra ci ha rovinato la vita!Iltelefono cellulare è il co-protagonista e deus ex machina dello spettacolo;infatti, faranno da contrappunto al monologo le telefonate della madre edell’amica della protagonista, nonché l’attesa angosciante di una risposta a unsms inviato all’inizio della rappresentazione.Gliargomenti trattati vanno dai rapporti affettivi familiari (educazione, traumiinfantili, edipi vari) al problema del rapporto con gli uomini, con le amiche,con la società, con la politica o quel che ne resta.