La cultura popolare non è sempre festaiola. L’anima di ogni popolo è ancora ammantata da un insolito sostrato di credenze segrete, nascoste, nere. Come il rito della “trovatura” che si agita forte sulle pendici dell’Etna: chiunque sacrifichi il corpo di un bambino, può trovare un immenso tesoro. E la coraggiosa poliziotta Gangemi, una donna vera, tagliente, testarda, si trova a dover scovare nel cuore torbido e violento di una famiglia siciliana perchè una bambina è sparita. La bambina che il giorno precedente l’aveva derubata del portafoglio al Giardino Bellini di Catania e che, un istante prima, le aveva confessato di non poter tornare a casa, pena la vita. Le sue tracce portano proprio sulle pendici dell’Etna, nei luoghi marci e omertosi dell’amata-odiata Catania, ancorata ai riti macabri e popolari, anche a costo di sacrificare l’innocenza pura di un bambino. Mentre l’Etna domina sovrano i ricordi di un terribile passato.Il sapore della fiaba nera siciliana rivive nel romanzo di Silvana La Spina, tra paesi chiusi nei propri segreti e vecchi che bisbigliano di omicidi rituali.La bambina pericolosa
Silvana La Spina
Mondadori