Tutto accade in tre giorni. Un tempo breve, ma particolarmente carico di emozioni per Ninco e Topi. Tre giorni in cui le due amiche del cuore, tredici anni, con gli entusiasmi e le inquietudini di tutte le ragazze della loro età, imparano cosa significa vivere in una zona di guerra dimenticata dal mondo.

Una lingua di terra dove sono rimasti solo i vecchi, le donne e i bambini. E allora bisogna essere sfacciate e scaltre, farsi venire in mente qualcosa, altrimenti non si arriva a nulla. Niente vestiti, niente sigarette, manca anche il latte per il fratellino che non smette di strillare. Ora le vecchie regole non valgono più. Perché la guerra non è solo una cosa da uomini. Intorno a Ninco e Topi è in atto un combattimento che non fa rumore, ma grava sulla loro vita come uno sfondo tetro e gli sottrae la leggerezza dell’amicizia, la normalità del quotidiano, le sorprese dell’adolescenza, facendole crescere troppo in fretta. Ispirato alla guerra civile che lacerò la Georgia negli anni Novanta, quello di Tamta Melašvili è un racconto di disarmante sincerità e immediatezza che, attraverso lo sguardo stupito di due ragazzine, mostra con una lingua sincopata e vivida l’insensatezza di ogni conflitto.

Tamta Melašvili
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