Basta con la ressa natalizia tra le corsie dei grandi magazzini, non c’è più tempo per girare tutti i negozi della città. Stop alle ore di ricerca del parcheggio e al bando il solito dono poco originale in offerta. Oggi la caccia al regalo perfetto non corrisponde più a un’affannosa full immersion last minute tra le vie del centro, ma parte, in tutta comodità e tranquillità, dallo sconfinato universo online.

E-commerce (68%), motori di ricerca (64%), social network (46%), e-shop e cataloghi digitali (38%) sono le vetrine da cui oggi oltre 6 italiani su 10 (63%) vanno a indagare per individuare il regalo dei sogni, per sé e per i propri cari. Un trend che si sta affermando nel Bel Paese ma che arriva dagli Stati Uniti, dove secondo una recente indagine della National Retail Federation riportata da USA Today ben il 73% dei consumatori ha dichiarato di voler utilizzare il proprio smartphone, il tablet o altri device elettronici per effettuare ricerche e comparazioni legate ai regali di Natale. Una tendenza dirompente che, se da un lato trascina anche gli acquisti online (con un aumento stimato tra l’11% e il 14%, passando da 162,6 miliardi a 166,9 miliardi di dollari), dall’altro però non lascia indifferenti gli esercenti tradizionali che, secondo quanto riportato dalla testata americana specializzata Chain Store Age su dati dell’International Council of Shopping Centers, dovranno comunque accogliere il 90% dei consumatori che si recheranno fisicamente in negozio per l’acquisto.

Una nuova “Christmas digital experience” sta quindi prendendo forma con l’integrazione sistematica dei vantaggi della scelta del regalo online, ovvero il risparmio di tempo, il confronto delle offerte e la consultazione delle recensioni, all’esperienza dell’acquisto fisico, che permette di interagire concretamente con il dono, ottenere nuove idee e inspirazioni tra le vetrine e la possibilità di vivere appieno l’atmosfera natalizia. In molti infatti valuteranno i regali online ma li prenderanno in negozio (58%), o viceversa li toccheranno con mano sugli scaffali per poi acquistarli online (52%), o infine li compreranno in rete per poi ritirarli in negozio (24%).

È quanto emerge da uno studio promosso da Espresso Communication per Sodexo Benefit&Rewards Services, leader nei servizi per la qualità della vita, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community, con il coinvolgimento di un panel di docenti universitari e l’analisi degli ultimi trend riportati dalle testate internazionali.

Ma quali sono le ragioni del successo di questa ricerca sempre più digital del regalo di Natale che però non dimentica l’acquisto fisico tradizionale? Innanzitutto, la garanzia di risparmio di tempo dell’online, bene sempre più prezioso (66%), seguita dalla convenienza degli acquisti confrontati sui portali online con facilità (60%) e la possibilità di consultare recensioni indipendenti prima dell’acquisto (57%); non meno importanti per gli acquisti natalizi sono la possibilità di ricevere a casa l’acquisto (49%) e la possibilità di poter consultare e scegliere durante tutto l’arco della giornata, senza orari (42%). Dall’altra parte, sul fronte dell’esperienza fisica, rimane comunque molto importante per le persone l’interazione fisica con l’oggetto del regalo (55%), seguita dall’ispirazione e dalle nuove idee che regalano le sessioni di shopping in giro per la città (44%) e la voglia di vivere l’atmosfera natalizia tipica ad esempio di mercatini e centri commerciali (39%), oltre alla facilità di restituzione manuale dei resi (29%) e la possibilità di avere il parere del negoziante (24%).

“Le decisioni non sono soltanto frutto di calcoli logici, ma l’esito di un complesso processo in cui i processi cognitivi automatici e l’emozione giocano un ruolo importante, anche a Natale – spiega il dott. Vincenzo Russo, Professore Associato di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing e Coordinatore del Centro di Ricerca di Neuromarketing presso l’Università IULM di Milano – I canali d’acquisto influenzano notevolmente questo processo, dato che i consumatori riescono a contenere gli elementi emozionali o esperienziali negativi come perdita di tempo, imbarazzo e assillo dei venditori, a fronte di elementi in grado di essere molto più ingaggianti come per esempio la facilità di comparazione prezzi, l’accesso immediato alle informazioni, la possibilità di fruire di sconti o la semplicità di accesso a prodotti inviata a casa da sistemi di delivery sempre più puntuali e garantiti. La soluzione più interessante, infatti, sarà offerta da chi potrà fornire esperienze integrate, ciò che viene chiamato “phigital”, ovvero nell’interazione tra digital e fisico: il punto vendita diventerà il luogo esperienziale dove lasciarsi avvolgere da profumi, sapori ed esperienze tattili, rinviando poi ad un secondo momento l’acquisto del prodotto con una forte valorizzazione delle potenzialità del digital, permettendo di rendere immediata e automatizzata la procedura di acquisto e delivery”.

Ma quali sono i canali digitali che gli italiani consultano più frequentemente per farsi un’idea su cosa regalare a Natale? Al primo posto svettano gli e-commerce (68%), che permettono di consultare un’offerta molto vasta e variegata legata all’area di ricerca e consentono di tarare la caccia al regalo in base ad esempio al budget e alla marca, seguiti dai classici motori di ricerca (64%), che permettono una rapida ricerca dell’oggetto del desiderio, dai social network (46%), dove blogger e influencer contribuiscono a dettare le mode, e, infine, gli e-shop e i cataloghi digitali dei grandi marchi (38%), ai quali spesso si giunge anche attraverso gli stessi canali social.