Da alcuni anni è salita alla ribalta delle cronache salutistiche e non si fa altro che parlare di lei: della pianta dell’aloe vera. Sembra difficile credere che un vegetale sia nello stesso tempo un potente agente disintossicante, un efficace stimolante del sistema immunitario, un antinfiammatorio, un analgesico, un acceleratore della crescita cellulare, un antisettico, una cospicua fonte di nutrienti, un valido aiuto per la digestione e uno straordinario idratante e ringiovanente per l’ epidermide. Dell’efficacia curativa di questa pianta che sembra un cactus, ma in realtà è una pianta grassa esotica perenne, esistono prove che risalgono alla notte dei tempi. Un papiro egiziano del 1500 avanti Cristo documenta che le regine egiziane attribuivano all’aloe un ruolo primario nel mantenimento della loro bellezza fisica. Medici romani e greci utilizzavano questa pianta considerata “miracolosa” come un’erba medicinale. A distanza di millenni i risultati cui è pervenuta la ricerca scientifica confermano ciò che gli antichi avevano già intuito. Il segreto delle molteplici proprietà di questa pianta risiede nell’elevato contenuto che presenta di un mucopolisaccaride, conosciuto come acemannano. L’acemannano opera interagendo con il sistema immunitario stimolando la produzione dei linfociti, cioè i globuli bianchi, che distruggono i batteri e le cellule tumorali. Oltre che come ingrediente di creme per il viso e il corpo, saponi e di altri prodotti per uso topico, l’aloe vera è diffusa sul mercato soprattutto come succo estratto dalle foglie. Si tratta di un prodotto da bere la cui produzione richiede passaggi piuttosto delicati, per cui è bene scegliere ditte che garantiscano la qualità e la freschezza di ciò che mettono in commercio. Per chi volesse ospitare sul terrazzo o in giardino l’aloe vera, c’è da sapere che si tratta di una pianta con foglie carnose, spesso aculeate, fiori gialli o scarlatti a pannocchia. Richiede una manutenzione minima, con annaffiature rade e predilige l’esposizione al sole.