Si chiamava Mary. Ma non era una donna. Non di meno. Pare che fosse bellissima e Carlo II se ne innamorò. Era il primo yacht della storia, nato cioè per il piacere, non per lavorare. Ci portò anche la sorella, un giorno, ma la barca era un po’ instabile e lei soffrì un terribile mal di mare. Il re provò a dirle che le avrebbe dato il suo nome, Mary appunto, ma questo onore non bastò a farle passare la nausea.

Si era alla fine del seicento e il sovrano, che aveva tante maestranze per i lavori duri e tanto tempo da riempire, prese l’abitudine di scegliere i giorni di brezza e uscire e a fare bordi nella Manica. Guardare il suo regno dal largo lo aiutava a liberarsi per qualche istante dal compito del potere. Sulle onde, dunque, non si doveva solo trasportare e guerreggiare, patire la fame e la sete. Il mare non era solo il luogo dei dannati. Allora anche le barche dovevano cambiare. La distesa che aveva generato  vedove e non garantito ritorni, si era trasformata in teatro delle meraviglie, su cui dovevano scivolare imbarcazioni belleissime.

Per primi vennero i progettisti. Ma subito dopo i  velai. Le poppe erano da abbassare, le prue da slanciare, gli scafi da sfinare. Se non doveveno trasportare merci ma uomini di rango, le forme dovevano aggraziate, più veloci e molto più confortevoli.

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Oggi queste splendide imbarcazioni sono dotate di spazi straordinari e optional innovativi, con cui nemmeno il più lussuoso dei resort potrebbe competere. Aree spa private con suite per trattamenti di ogni tipo, vasca idromassaggio e bagno turco; sale per home cinema; piattaforme per elicotteri…arredi e dettagli di interior design solitamente riservati alle abitazioni più sofisticate. Come la poltroncina Montecarlo di METALSTYLE, il Brand genovese che riunisce due grandi esperienze di lavorazione, dell’acciaio  e dell’alluminio.

Elegante nel design, in lega leggera anodizzata, la poltroncina Montecarlo è caratterizzata dalla massima praticità per il tessuto in tempotest o vistram. Perfetta per l’atmosfera di lusso che emana da queste barche non solo spaziose ma espressione di “opere d’arte moderna da vivere”.

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