Tensione, ansia, paura di commettere un errore imperdonabile: sono queste le emozioni che proveranno i giocatori della Nazionale prima di scendere in campo per la Coppa del Mondo brasiliana. L’esperto di ansia e Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano Michele Cucchi, autore del libro ‘Vincere l’ansia con l’intelligenza emotiva’, rivela ai calciatori come battere l’ansia da prestazione attraverso il proprio flusso emotivo.

 

Ecco, allora, alcuni consigli dello psichiatra Michele Cucchi per combattere l’ansia da prestazione e gridare ancora una volta tutti insieme… Campioni del Mondo!
1. IN CAMPO SICURI DI SE’
Il modo migliore per affrontare questa sindrome e’ quello di essere sicuri di aver fatto tutto il possibile per arrivare pronti all’appuntamento con la Coppa del Mondo, solo cosi’ la mente sara’ libera di concentrarsi solo sui 90 minuti.

2. PENSARE TROPPO FA MALE
Dedicare troppo tempo a pensare e a rimuginare sugli errori commessi e’ deleterio per la mente dei calciatori: bisogna trovare delle distrazioni che alleggeriscano il peso dell’attesa prima dell’ingresso in campo.

3. PER VINCERE CI VUOLE LO SGUARDO DI LEONIDA ALLA GUIDA DEI 300
Nelle ore precedenti la gara bisogna imparare a tirare fuori lo spirito del leader, che guida i compagni del “branco” e scaccia le insicurezze degli elementi piu’ fragili.

4. OGNUNO SI MOTIVA A MODO SUO
Per alcuni atleti trovare la concentrazione passa attraverso un gesto fuori dal comune, per altri attraverso la famiglia e il legame con la propria terra. Sono quindi concesse la famose “balotellate” e le altrettanto celebri “cassanate”, basta che portino cattiveria agonistica e determinazione.

5. CONCEDERSI DI SBAGLIARE E TRASFORMARE LA SICUREZZA IN SERENITA’
Non è forte chi non sbaglia mai, ma chi si concede mentalmente di poter sbagliare e si confronta con i propri limiti: tutti ne abbiamo e la forza sta nel cercare costantemente di superarli. Fondamentale è saper convertire l’essere sicuri di sé nell’essere in grado di rasserenare gli animi dei compagni: anche dopo un errore si continua, tutti insieme, fino alla vittoria