C’è voglia di rosa, di quella leggerezza e serenità che questo colore rappresenta. I suoi fan sono sempre più numerosi e anche quest’anno si è dimostrato uno dei colori più di tendenza. Lo hanno sancito le passerelle della moda e perfino la prestigiosa rivista Vogue. Inutile dire che all’ultima edizione di Myplant & Garden, la più importante fiera italiana dedicata alle piante, questo colore in tutte le sue declinazioni è stato decisamente protagonista. E allora proviamo anche noi a portare un po’ di serenità nella nostra vita aggiungendo qualche fiore rosa alla nostra casa. Anche all’inizio della primavera le specie con questo colore non mancano: le primule naturalmente, ma anche la sassifraga, o i fiorellini rosa del pruno ornamentale. E intanto si preparano i tulipani, gli anemoni e i ranuncoli, mentre in giardino sbocciano i fiori della magnolia e del mandorlo, tallonati dal ciliegio e dal melo, anche ornamentali. E per garantirsi un po’ di rosa da qui all’estate provate queste.

La bergenia è da comprare
L’unico problema con lei è trovare dove comprarla, non si trova in tutti i garden, ma cercando su internet i vivai non mancano. In questo momento si compra già in fiore, il suo nome popolare infatti è fiore di San Giuseppe perché fiorisce per la festa del papà. Anche se con i cambiamenti climatici però questo momento è ormai anticipato. È comunque ornamentale tutto l’anno grazie alle simpatiche foglie tonde che sembrano orecchie di Topolino. Cresce bene anche all’ombra, ma apprezza qualche ora di sole, magari non nei momenti più caldi. Per il resto è davvero una pianta che non crea problemi, è resistente alle malattie e si adatta a qualsiasi tipo di terreno. L’unico accorgimento è non far mancare l’acqua, altrimenti deperisce. Si bagna però a terreno asciutto e si sostiene durante la fioritura con fertilizzante liquido per piante da fiore e dopo con del concime organico. Cresce molto in larghezza e, se la coltivate in vaso, ogni 2 anni da ogni pianta se ne ricavano 2 dividendo le radici. Il rinvaso si fa dopo la fioritura. In giardino crea autonomamente una bella bordura.

L’azalea è da coltivare
Le delicate corolle dell’azalea sono una gioia per gli occhi, non lasciatevi spaventare dal fatto che sia un’acidofila. Se la coltivate in vaso basta assicurarsi che abbia il terriccio specifico e se la mettete in giardino è sufficiente una buca grande da riempire con terriccio per acidofile, arricchito da letame in pellet. Se la comprate adesso avrete il tempo di farla ambientare prima della fioritura di aprile. Ormai esistono anche varietà rifiorenti che arrivano a sbocciare 3 volte l’anno. L’ottimo per lei sono da 4 a 6 ore di sole al giorno, ma non nelle ore più calde del pomeriggio. Non ama l’acqua troppo dura, quindi riempite l’innaffiatoio qualche ora prima di bagnare, così il calcare avrà modo di depositarsi. Altrettanto importante è evitare lo stress da terreno asciutto, anche d’inverno deve essere sempre leggermente bagnato. Un segreto per mantenere l’umidità necessaria è la pacciamatura, fatta coprendo il terreno alla base della pianta con cortecce, trucioli di legno o paglia. Così si rallenta l’evaporazione dell’acqua e voi dovrete bagnare meno spesso, risparmiando acqua e fatica. In più la proteggerete dagli sbalzi termici sia caldi che freddi. Non ama i trapianti e se la coltivi in vaso non avrà bisogno di rinvasi per almeno 3 anni.

Il papavero islandese è da seminare
Con i suoi petali diafani e semitrasparenti è il massimo del romanticismo. Ne esistono anche di gialli e arancioni ma i più belli hanno irresistibili sfumatura rosa pesca. E in questo periodo siete ancora in tempo per seminarlo. Potete spargere i semi direttamente in vaso, purché il terriccio sia molto leggero. Se la sua destinazione è il giardino invece, meglio seminarlo in vasetti di torba e trapiantarlo quando sarà alto una ventina di centimetri. Mettetelo al sole, ma non dimenticate l’acqua, il terreno deve rimanere sempre leggermente umido per i primi tempi, finché non avrà radicato, per poi annaffiare a terreno asciutto. Diventerà una pianta alta 30-50 centimetri, che sboccerà all’inizio dell’estate in corolle molto più grandi del papavero tradizionale. Sostenete la fioritura con concime da fiore liquido ogni 15 giorni.