Ormai da anni è stato sfatato il mito che associava la noce, e più in generale tutta la frutta secca, al solo contenuto calorico e quindi all’idea che fosse un alimento da evitare e/o limitare perché fa ingrassare. E’ vero che noce e frutta secca hanno un elevato contenuto calorico ma sono anche ricche di proteine, fibre, grassi ed altre sostanze molto utili all’organismo.

Insomma in definitiva è ormai cosa abbastanza nota che introdurre quotidianamente nella propria dieta tre o 4 noci è un vero toccasana per la salute. Perché? Perché il delizioso gheriglio contiene: acido alfa-linoleico – Omega-3 – e sostanze antiossidanti. E’ ormai provato che l’azione associata di entrambi, così come sono presenti nelle noci, contribuisce a mantenere sotto controllo il livello di colesterolo e a prevenire problemi cardiovascolari. Nello specifico è stato verificato che i preziosi componenti della noce, oltre a mantenere sotto controllo il livello di colesterolo, influiscono positivamente anche sulla capacità di dilatarsi delle arterie; queste risultano più elastiche e diminuisce così il rischio di occlusione dei vasi – ricordiamo soltanto che uno degli affetti dell’aterosclerosi è proprio la diminuzione dell’elasticità delle arterie.

Conosciamo più da vicino le virtù della noce. L’acido alfa-linoleico – come tutti gli acidi grassi essenziali – è fondamentale per il nostro organismo perché: è necessario per la formazione della membrana cellulare; vigila sul buon funzionamento del cervello e del sistema nervoso; produce precursori degli eicosanoidi, sostanze chimiche ‘regolatrici’ di molte funzioni organiche quali vasocostrizione, pressione e viscosità sanguigna, risposta immunitaria e antinfiammatoria.

Infine parliamo di manganese. Le noci possono contribuire per un buon 15% al raggiungimento del fabbisogno giornaliero. Il manganese agisce come cofattore di enzimi coinvolti in importanti processi metabolici. Un’ultima – solo nell’ordine – importante novità è che le noci sembrano contenere anche melatonina, un ormone che svolge una buona azione antiossidante e dunque aiuta l’organismo a contrastare la degenerazione dei tessuti provocata dai radicali liberi – la ricerca e’ stata condotta dalla University of Texas Health Science Center di San Antonio e pubblicata sulla rivista Nutrition – pensiamo dunque al contributo che può dare una dieta arricchita con le noci a malattie come l’Alzheimer e il Parkinson, legate all’azione dei radicali liberi.

Insomma, abituiamoci ad inserire nella nostra dieta anche il gheriglio di noce, come spuntino pomeridiano o a colazione nello yogurt addolcito con un po’ di miele. Una curiosita’: lo sapevate che le foglie del noce sembrano essere poco gradite da formiche, mosche e cimici? Provate a tenerne alcune vicino alle zone di passaggio delle prime o nelle stanze in cui svolazzano mosche noiose. Eviterete così di utilizzare altri poco ‘naturali’ metodi!