Il caso della mancata prescrizione del “Norlevo”, la famosa pillola del giorno dopo (farmaco anticoncezionale per evitare gravidanze indesiderate), è chiuso. Ma andiamo con ordine. A fine marzo, sulla porta della guardia medica del villaggio “I Passi” di Pisa, era stato affisso un cartello con la scritta “Non si prescrive la pillola del girno dopo”. In seguito alla denuncia di due giovani ai quali sarebbe stata negata la prescrizione del farmaco, la direzione della Asl 5 di Pisa ha condotto un’inchiesta interna riguardante gli otto medici del servizio di guardia. Infine il fascicolo è passato alla procura interna. Si è alzato così un dibattito a livello nazionale tra coloro che mettono in guardia sulla “pericolosità” della pillola del giorno dopo, gli obbiettori avversi alla pillola e chi considera la richiesta di terapia di un paziente come un diritto che il medico deve assolvere.Ieri il collegio arbitrale di medicina generale della Regione Toscana ha assolto da qualsiasi accusa tutti i medici di turno tranne uno. Infatti la dottoressa autrice del cartello affisso vedrà il proprio stipendio decurtato del 10%, solo per un mese.Il Collegio ha rilevato, come emerso dagli atti, che, oltre a non esserci stato interruzione di pubblico servizio, la pillola del giorno dopo, quando necessaria e opportuna a giudizio del medico, è stata regolarmente prescritta.