Siete alla ricerca di un pneumatico rispettoso dell’ambiente che vi faccia risparmiare carburante e abbia un’eccellente durata chilometrica? Non dimenticate però che a queste caratteristiche bisogna aggiungere anche un’ottima aderenza, indispensabile per garantire un’elevata sicurezza e tenuta di strada in ogni situazione. Non a caso le più importanti case produttrici di pneumatici investono sempre più, in termini monetari e di ricerca, per realizzare modelli che possano rispondere a queste esigenze. Autorevoli studi dimostrato infatti che sono proprio i pneumatici, oltre all’aerodinamica e al peso della vettura, l’elemento primario che può incidere in positivo o in negativo sull’asticella dei consumi.
Il problema è che, per realizzare un pneumatico con queste complesse caratteristiche, il fattore da cui bisogna partire è ciò che i tecnici chiamano la “resistenza al rotolamento”, ovvero la forza che si oppone al rotolamento del pneumatico. Maggiore è la resistenza, maggiore sarà il lavoro che la vettura dovrà compiere per opporsi a tale forza. Ecco perché un pneumatico con bassa resistenza al rotolamento permette di ridurre il consumo di carburate. Ma ciò non basta in quanto, affinché il pneumatico sia anche sicuro, è necessario bilanciare la resistenza al rotolamento con gli altri fattori (come la mescola e il disegno del battistrada) che determinano l’aderenza con l’asfalto e la tenuta di strada. Capiamo così che la realizzazione di un pneumatico ecologico deve rispondere ad esigenze in contrasto tra loro. Il giusto equilibrio di questi fattori determinerà l’efficienza e la qualità del prodotto finale.
I capitali investiti, sia dalle case automobilistiche che dalle aziende produttrici di pneumatici, stanno generando i giusti risultati, raggiungendo così obiettivi che fino a poco tempo fa sembravano essere lontani. Basti pensare che durante un recente test, effettuato dell’ente di omologazione francese UTAC (Unione Tecnica dell’Automobile, del Motociclo e del Ciclo), si è riuscito a stabilire un record assoluto: percorrere 2152 km con solo 43 litri di gasolio, ovvero un consumo medio di soli 2 l / 100 km. Protagonisti di questo record sono stati la nuova Peugeot 208 1.6 BlueHDi e i Michelin Energy Saver Plus, gli pneumatici con bassa resistenza al rotolamento che la vettura montava durante il test. Ciò prova come equipaggiando il proprio veicolo con questi pneumatici si riesca a ridurre il consumo di carburante e delle emissioni di CO2.
Michelin da sempre contribuisce allo sviluppo sostenibile, ponendosi l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e la rumorosità causate dai trasporti. Gli pneumatici Energy Saver Plus, un’evoluzione della generazione precedente, garantiscono fino a 60 litri di carburante risparmiati. Per il raggiungimento di questo risultato è stata adottata una nuova tecnologia di progettazione brevettata che migliora la coesione molecolare, diminuisce la resistenza al rotolamento e il riscaldamento dello pneumatico. Inoltre il nuovo disegno del battistrada estende del 10% la superficie di pneumatico a contatto con l’asfalto per una migliore tenuta di strada e comfort di guida.