Direttamente dalla natura arrivano alcune risposte alla domanda di salute che spesso vengono confortate anche dagli studi della medicina. Esistono, infatti, piante che utilizzate nelle cucine o nelle tradizioni mediche di alcuni paesi anche da migliaia di anni, possono apportare benefici sufficientemente conclamati anche a livello della ricerca scientifica.Una di queste è Reishi che è il nome Orientale del frutto di un fungo basidiomicete, il Ganoderma Lucidum appartenente alla famiglia delle Polyporaceae. E’ noto da millenni in Oriente per le sue straordinarie proprietà curative, ma solo di recente è apparso in Occidente ed è ora di facile reperibilità anche in Italia sotto forma di integratore alimentare. Esistono varie specie di Ganoderma, ma la più utilizzata è la varietà lucidum di un intenso colore rosso e da un intenso sapore amaro. Conosciuto nella tradizione popolare orientale come “l’erba divina dell’immortalità, in grado di aumentare lo stato generale di salute e il benessere fisico. I numerosi studi scientifici effettuati su questo fungo, lo configurano attualmente come sostanza alimentare dalle comprovate caratteristiche benefiche e protettive nei confronti della salute sia fisica, che psicologica dell’individuo. il Ganoderma è impiegato per il trattamento di più di 20 patologie, che vanno dall’emicrania, ipertensione, artrite, nefrite, diabete, ipercolesterolemia, allergie, a importanti problemi cardiovascolari, neurodegenerativi e cancro. Inoltre recentistudi scientifici hanno dimostrato che le sostanze contenute nel Reishiagiscono direttamente sul sistema immunitario e ne rafforzano le difese,rendendolo più resistente agli attacchi dannosi. Questo spiega molti deglieffetti che, per tradizione, sono stati attribuiti al fungo, non ultimo quellodi favorire la longevità. Utilizzato come afrodisiaco per uomo e donna, è ancheapprezzato per alleviare gli effetti secondari della chemioterapia e dellaradioterapia o per favorire la guarigione delle ferite; è inoltre efficace comedisintossicante, ma viene anche impiegato nella cura del cancro.