Le alterazioni del DNA non sono le sole responsabili dell’innesco del cancro: lo hanno rilevato i ricercatori dell’Unità di Patologia Oncologica dell’Università di Chieti, diretti da Saverio Alberti, che hanno scoperto un ruolo anche del RNA nel poter scatenare i tumori. Il team ha, infatti, accertato che RNA derivanti da due geni normali possono fondersi in un’unica molecola, dando vita ad un RNA ibrido anomalo che può generare un tumore maligno, in stomaco, colon, ovaie,’utero, reni, seno. La ricerca sarà pubblicata il primo ottobre sulla rivista scientifica “Cancer Research” e dimostra che i due geni “incriminati” sono la ciclina D1, uno dei regolatori chiave della replicazione cellulare, e Trop2, stimolatore di crescita cancerogena scoperto proprio dall’equipe chietina.