Il Giappone è colpito dalla crisi finanziaria mondiale più di ogni altra nazione industrializzata. Il terzo declino consecutivo trimestrale segnala un aggravamento della recessione, tanto che il ministro delle politiche economiche e di bilancio Kaoru Yosano ha parlato della “crisi peggiore dalla seconda guerra mondiale”.Nell’ultimo trimestre 2008 il Pil è calato tre volte più di quello americano, con la peggiore contrazione dai tempi della primi crisi petrolifera del 1974: meno 12,7 % su base annua.
L’economia nipponica è da sempre la seconda per importanza nel mondo dopo quella statunitense ed è proprio il calo della domanda Usa che ha gravato maggiormente sull’espansione del Sol Levante, con effetti pesanti sugli stock , sugli utili  e sulle strategie di investimento.
Con questo sono arrivati gli annunci di massicci licenziamenti, l’aumento dei debiti e, anello principale della catena economica, una domanda scivolata ai minimi storici.Anche la produzione industriale  è crollata: a dicembre l’indice ha registrato una contrazione del 9,8% sul mese precedente, mentre su base annuale il tonfo è stato del 20,8%, soprattutto a causa dei settori auto ed elettronica di consumo. Nel quarto trimestre le esportazioni del ‘made in Japan’ sono diminuite del 13,9% rispetto ai tre mesi precedenti, gli investimenti del 5,3%, il loro maggiore calo degli ultimi sette anni.Yosano ” ha ammesso che “l’economia nipponica, la cui crescita dipende pesantemente dalle esportazioni di automobili, di macchinari e di prodotti elettronici, è letteralmente devastata”. Il Paese, ha affermato, da questa situazione “sarà capace di uscirne da solo” aggiungendo che non c’è alcuna frontiera e che “la nostra economica recupererà contemporaneamente a quelle degli altri Paesi”. Tanto più, ha sottolineato il Ministro, che “ricostruire la nostra economica nazionale è una questione di responsabilità di fronte agli altri Paesi”.Secondo la maggior parte degli economisti,i l Giapone rimarrà in recessione per tutto il 2009. Il Governo ha annunciato dallo scorso autunno due piani di rilancio per un totale di 450 miliardi di euro e si prepara ad annunciarne un terzo. L’entrata in vigore di queste misure è comunque ritardata dal difficile quadro politico interno.