Nel XX secolo, il Modernismo scoprì gli interni essenziali, pochi elementi in un sobrio contesto. L’estetica moderna è andata ben oltre la novità degli spazi bianchi e gli ambienti hanno cominciato a riempirsi di colori, di trame e forme gradevoli, ma anche confortevoli e funzionali. La forza del Minimalismo risiede nella capacità di uno sfondo essenziale di enfatizzare i pezzi più ornamentali anziché entrare in competizione con loro.

Se quasi ogni componente concorre a determinare l’impatto visivo e sensoriale di un interno, alcuni sono indubbiamente più evocativi di altri, elementi chiave per l’armonia dell’insieme e per l’atmosfera di una stanza. Forse l’influenza primaria è la quantità di luce che entra dall’esterno e che attraverso porte finestre esalta uno spazio bianco dai tratti netti. La qualità della luce naturale è influenzata dalle tonalità delle pareti, dei pavimenti e dei mobili, proprio come l’umore.

Per esempio una nota di rosso lucido rallegra uno spazio dominato dai colori neutri:  Soozy , (design by Enrico Cesana) per Caoscreo, oltre a vivacizzare una camera da letto o un salotto a pianta aperta, è un oggetto d’arredo versatile e funzionale: comodino, tavolino, coffee table, piccola libreria. In più l’utilizzo del metallo (materiale riciclabile) e il taglio laser (produzione on demand), ne fanno un prodotto a basso impatto ambientale.

Oltre alla luce e al colore, anche il motivo ornamentale può avere un grande impatto sulla percezione di una stanza. Per introdurlo, di solito si ricorre alla carta da parati oppure ad appropriati rivestimenti degli imbottiti, ma anche a materiali come legno, metallo o cemento posso conferire una texture all’ambiente.

Al di là delle diverse considerazioni cromatiche, uno sfondo bianco e neutro si gioco sul contrasto: può essere quello deciso di un loft, imperniato sul tema del bianco e punteggiato da mobili neri squadrati, o invece più animato, alternando elementi dai colori accesi con una base neutra.