Un trumeau del xviii secolo illuminato da una piccola lampada industriale, un annaffiatoio trasformato in vaso o una cappelliera usata come tavolino basso. È nato un nuovo stile decorativo, senza nome, adottato dalle Buttes Chaumont a Saint-Germain-des-Prés, passando per il Marais. Fatto di brocante, di souvenir di viaggi, o di scoperte nella soffitta di famiglia, ci dimostra la possibilità di far convivere tutto quel che ci piace.

« Il caso non esiste, esistono solo degli appuntamenti », diceva Paul Éluard. La frase riassume perfettamente il nostro primo incontro (quella volta Marin, assistente arredatore, stava in piedi su una scaletta e appendeva alla parete un quadro comprato da Ines… ) Non ci mettemmo molto ad accorgerci di avere gli stessi gusti in fatto di scalette, di cose vecchie, d’arredamento e di moda.

A forza di colpi di fulmine condivisi, abbiamo voluto svelare questa tendenza « neo-decò » che, benché inafferrabile, a Parigi fa scuola. Procedendo per scorciatoie abbiamo scovato questi appartamenti, o case, dagli interni non arredati, ma « abitati ». Ognuno dei parigini
che ci hanno aperto la porta non hanno esitato a spiegarci il loro universo, ad abbellire il quotidiano e a confidarci i loro piccoli segreti. La regola aurea? Nuovo e vecchio, sofisticato e desueto, lusso e semplicità possono benissimo andare d’accordo. I mobili possono essere decapati, consumati, restaurati: l’unica condizione irrinunciabile è lo charme.

Scovare i concetti capaci d’ispirare; illustrare con un disegno ad acquerello i dettagli indispensabili di un arredamento; confezionare dei moodboard che diano il tono: abbiamo voluto riunire e condividere tutte queste idee per dimostrare l’esistenza di uno stile del xxi secolo, elegante, poetico ed eclettico. Pescate a piene mani in questo libro come in un carnet di viaggi che svela l’arte di vivere alla parigina.

Ines de la Fressange e Marin Montagut

SOTTO I TETTI
DI PARIGI

L’Ippocampo