Non ancora
Cristina Pacinotti

All’indomani del disastro nucleare di Černobyl’, Maria Fermi è a Parigi, grazie a una borsa di studio in Semiotica.

Nella metropoli, più che agli studi, si dedica alla danza, e alla stampa di magliette manifesto che indichino a lei la via e a chi le guarda con chi hanno a che fare.

Lì conosce gli amici che l’accompagneranno lungo la strada dei giorni e dei sogni: il cinico Umberto, gay ironico che le dispensa consigli via telefono come un novello Frate Indovino e l’enigmatica Laure, scrittrice di porno e di romanzi per signore, che la inizia al suo stesso lavoro.

A legarla all’Italia c’è un sogno d’amore: Marvin, giovane ecologista benestante che gestisce in Umbria un centro di vita naturale, rappresenta lo sfuggente fulcro del suo sogno più sognato: una storia d’amore assoluta.

La loro è una relazione a distanza, in assenza, che Maria non fa niente per rendere reale, perché il non ancora offre molto più spazio alla fantasia.

Di discoteca in discoteca, di incontro in incontro, di libro in libro, spesso nel metrò, davanti a uno specchio, attaccata al telefono o alla macchina da scrivere, il suo intimo microcosmo del non ancora si anima grazie a incontri fugaci e si popola di situazioni intriganti.

Un annuncio su Libération, con cui cercava “relazioni di qualità”, darà un’improvvisa sterzata alla sua vita e ai suoi appuntamenti mancati con Marvin.

Un romanzo che è soprattutto il viaggio interiore di una ragazzaccia perbene, alle prese con l’eterno dilemma tra amore e libertà. Ironico, disincantato e travolgente, per chi ha sempre pensato che gli amori migliori fossero quelli non realizzati.

Esco fuori a vivere
Andrea Costantini

Nei primi anni novanta Francesco Denza sogna di diventare un disegnatore di fumetti, lavora senza passione all’Istat ed è il bello della famiglia, mentre il fratello maggiore Alberto è quello intelligente che studia per diventare architetto.

Le sue giornate procedono senza ansie e senza grandi sorprese, finché tornando a casa trova un messaggio allarmante proprio di Alberto: il padre non è rientrato e nessuno sa dove sia.

Dopo aver ricostruito le sue ultime mosse, Francesco raggiunge la madre e il fratello; la caccia è aperta.

Da quel momento sulla famiglia si abbatte uno tsunami, che li porterà a rileggere alla luce di rivelazioni sconcertanti e spesso al limite della legalità tutta la loro vita, il cui grande burattinaio è stato l’Abominevole, ovvero Rodolfo, il re della truffa.

In un susseguirsi di scene sorprendenti e incredibili, Francesco delinea la personalità di un padre mitomane e istrionico, un padre eclettico e imprevedibile, manipolatore e baro. Mentre la famiglia Denza cerca di barcamenarsi tra richieste di soldi e minacce, Francesco prova disperatamente a mettere a frutto sogni e talenti per salvarsi da quella palude.

Un libro esilarante e amaro che ricorda la grande commedia all’italiana, il racconto ispirato a una storia vera di un personaggio indimenticabile e luciferino.

La stirpe di Adamo
Radclyffe Hall

Londra, fine del XIX secolo. Dopo aver perso la madre, il piccolo Gian Luca viene affidato alle cure dei nonni Fabio e Teresa, proprietari della nota salumeria Casa Boselli.

Teresa è una donna forte, anaffettiva, estremamente fredda nei confronti dell’unico nipote, a suo parere concepito nel peccato e responsabile della perdita dell’amata figlia.

Fortunatamente Gian Luca può contare dell’amore incondizionato del nonno e del sostegno della piccola comunità italiana di Old Compton Street: dell’anziano tabaccaio Nerone, del brusco macellaio Rocca, degli amabili Rosa e Mario, che lo considerano alla stregua di un figlio e lo introdurranno al lavoro di cameriere al Capodimonte.

È qui che Gian Luca si innamora per la prima volta e si appassiona alla poesia e alle lettere, in un’adolescenza turbolenta e tormentata, all’insegna della ricerca di sé. Sente infatti di non appartenere a nessuno e a nessun luogo, di non essere pienamente né italiano né inglese.

Dopo l’apprendistato al “Capo”, verrà assunto come direttore di sala al prestigioso Doric e sposerà la mite Maddalena, ma un velato senso d’insoddisfazione continuerà a perseguitarlo, fino allo scoppio della Prima guerra mondiale.

Attraverso esperienze sempre diverse, e sempre più estreme, Gian Luca abbraccerà via via un orizzonte più vasto, più alto: sarà la natura a chiamarlo, una natura tanto dolce quanto crudele.

La stirpe di Adamo è un libro malinconico che esplora i temi dell’amore, di Dio e della natura umana, evolvendosi nella storia di un uomo alla ricerca di se stesso e del significato del mondo.

Storia di una scomparsa
Flavia Piccinni, Carmine Gazzanni

Salento. 21 giugno 1977. Un bambino di sei anni sta giocando di fronte alla casa dei nonni. Si chiama Mauro Romano, ha capelli biondi e lisci, gli occhi scuri. Ha una cicatrice sull’occhio sinistro, e una bruciatura sulla mano destra.

Non si allontana mai di casa, eppure quel pomeriggio d’estate di 44 anni fa scompare. Si perde nel nulla, fagocitato fra la polvere e il mare. Per quarant’anni i genitori di Mauro lo cercano ovunque.

Fino a ritrovare, un giorno di primavera, sulla copertina di un giornale di cronaca rosa la fotografia di un uomo abbracciato a una nota showgirl. È un emiro arabo, figlio di uno degli uomini più ricchi e potenti di tutto il pianeta.

Eppure, per i coniugi Romano quell’uomo ha qualcosa di famigliare. E ha anche una cicatrice sull’occhio sinistro, e una bruciatura sulla mano destra… E se fosse lui?

A metà fra l’inchiesta e il romanzo, Storia di una scomparsa è il racconto esclusivo, inedito, rocambolesco e avvincente di una vicenda incredibile e unica: il rapimento più lungo del mondo.