Dopo le soddisfazioni e il successo avuto con la prima parte della stagione, il Teatro presenta al pubblico la seconda parte del cartellone offrendo una programmazione dalle diverse sfaccettature. Anche questa seconda parte della stagione si presenta ricca e intensa, sempre attenta a dar spazio alle compagnie del territorio, con un occhio di riguardo alla drammaturgia contemporanea e all’esaltazione delle passioni umane, indagate, analizzate e messe in scena talvolta con comicità e leggerezza altre volte viaggiando su un filone più drammatico. Questa la programmazione per il mese di febbraio:
VERITA’… E NO
di Samuel Krapp
regia di Paola CarentiNew York. Dopo quattro anni di fidanzamento, Samuel chiede ad Alice di sposarlo, lei dice si… “E vissero per sempre felici e contenti” penserete voi….invece no!
Samuel e Alice non sono convinti della scelta fatta…. lui non è più attratto da lei e lei è certa di non amarlo … lui è così banale!
I due vogliono fare un passo indietro e affrontare l’argomento una volta per tutte discutendone sinceramente… non sono fatti l’uno per l’altra e pensano entrambi che il matrimonio non sia la scelta migliore… ma è difficile dirselo… a volte la verità può far male.
I due protagonisti chiederanno aiuto e consigli ai loro migliori amici, Chloe e Howard… ma siamo sicuri che queste due persone abbiamo le risposte giuste? E se invece fossero proprio loro la causa della crisi di coppia? Tra amore, dubbi,
tradimenti e passione scopriremo insieme, in maniera sorprendente, l’epilogo di
questa situazione veramente complicata!
DALL’8 AL 10 FEBBRAIO 2013
IL RICETTARIO DI UN’IMPRECARIA
scritto da Clementina Pagliuso
regia di Gianluca Mastronardi“La precarietà te la senti nelle ossa, nella testa, nel cuore…” Questa, la colonna portante di un testo che parla di un mondo sospeso a metà tra la realtà e il sogno, fatto di paura e di instabilità, ma anche di intensi momenti di gioia! Ed è in questo “suo” mondo che Catena cammina senza sosta, danzando tra piccole ma importanti regole di vita che la aiuteranno ad affrontare molti ostacoli e ad imparare a conoscere la “sua chiave di lettura delle cose”… la sua verità!
DAL 14 AL 17 FEBBRAIO 2013
SOGGETTO AD ALTO RISCHIO
Di Carmine Monaco
regia di Maria Grazia Adamo
con Diana IaconettiQuante volte abbiamo ricevuto una cartella esattoriale che ci esortava a pagare una tassa già pagata, magari più volte, e non riuscire a dimostrarlo, perché la ricevuta di pagamento è stata smarrita o sepolta sotto la polvere della burocrazia italiana. Tasse, detrazioni, multe a beneficio di uno Stato invisibile, che si manifesta esclusivamente per un compenso o una minaccia. La sacrosanta lotta all’evasione fiscale ha generato un mostro che colpisce non gli evasori, ma coloro che non ce la fanno a pagare le tasse a causa della crisi.
Maria Itala Acella è la titolare di una piccola impresa, una donna in difficoltà ma decisa a lottare con determinazione contro le ingiustizie subite. Un personaggio dalle molte sfaccettature che soffre con dignità, con eleganza. Rappresenta un popolo stanco, arrabbiato; ci parla con passione, dolore e riesce persino a farci sorridere, intrattenendoci in uno spettacolo tagliente, intenso e commovente. Maria Itala Acella è innocente, fino a prova contraria, ed è assetata di verità, legalità e etica che devono attraversare le menti di governanti, giudici e pubblici ministeri, prima di trasformare l’innocenza in colpevolezza. La libertà è un diritto che non va mai calpestato, difendiamolo tutti, noi vittime sacrificali del Potere, della giustizia e della legge.
DAL 19 AL 24 FEBBRAIO 2013
TEATRO PRANTEGANO PRESENTA
SEMPRE
liberamente tratto da “Porta Chiusa” di J. P. Sartre
con Francesca Baragli Edoardo Ciufoletti Vania Lai Marco Zordan
regia Stefano Romani
allestimento Erika ManniUna stanza. Tre poltrone. Elettricità. Due donne e un uomo. Stanno molto male. Sono davvero nei guai. Sono finiti all’ inferno? O ci sono sempre stati?
Estella , Ines e Garcin mettono in atto un dramma fatto di dinamiche malate. Di aggressività. Di ricatti e disperati meccanismi seduttivi. Si alternano nel ruolo di vittime e di carnefici, ognuno cercando nell’ altro una giustificazione , il senso della propria vita. E sopratutto della propria morte . Immaginano un futuro di sofferenza e di pene infernali , ma il presente sembra essere molto peggio.
Siamo condannati ad essere liberi. Ma raramente riusciamo ad assumercene la responsabilità. Preferiamo sprofondare nel nostro inferno personale di rabbia, ansia ,paura, relazioni malsane , dipendenze, identificazioni ,giudizi e violenze di ogni tipo. Ci sentiamo più a nostro agio nel consolidato vortice nevrotico delle ipotesi piuttosto che affrontando l’ oscuro spazio della libertà. Della vita così com’è.
Non c’è alcun inferno , secondo Sartre , alcuna porta chiusa. Ma gli esseri umani preferiscono illudersi che ci sia.Teatro Trastevere Via Jacopa de’ Sottesoli 3, Roma info@teatrotrastevere.itwww.teatrotrastevere.it