L’Associazione Italiana di Oncologia Medica rivela, nel corso del congresso annuale a Verona, che i tumori più pericolosi, secondo i dati più recenti, colpiscono colon-retto, polmone, seno e prostata.  Il cancro del colon-retto, è il più aggressivo di tutti, infatti, è in crescita in Italia, tanto da diventare la forma di tumore più frequente negli uomini e la seconda nelle donne, colpendo in Italia circa 77 persone su 100mila ed attestando annualmente oltre 40mila nuovi casi: si registra che mediamente ogni anno muoiano circa il 55% dei pazienti.  L’AIOM ricorda che la principale arma di prevenzione per questa forma di tumore è l’alimentazione: una dieta ricca di cereali, fibre e verdure, però povera di grassi animali. Il secondo posto della “lista nera”, poi, è occupato dal cancro al polmone, dove il colpevole numero uno è ancora una volta il fumo di sigaretta, responsabile dell’87% dei casi: un uomo che fuma ha 23 volte più probabilità di ammalarsi di questo tipo di tumore rispetto a un non fumatore, mentre si verifica che per le donne il pericolo è ben 13 volte maggiore.  Una sola donna contro cinque uomini, difatti, si ammalava negli anni passati, invece oggi, una rispetto a 2,5 maschi.  La ricerca dell’AIOM, dunque, mostra che, attualmente, ogni anno, in Italia, si ammalano di tumore al polmone quasi 37 mila persone, oltre 30 mila uomini e 6 mila donne, con una probabilità di sopravvivenza, a cinque anni, tra il 10 e il 15%, che però può crescere fino all’80% se diagnosi e asportazione chirurgica del cancro avvengono precocemente.

Il terzo “Big Killer” è il tumore al seno, la forma di cancro più comune nelle donne italiane, che ha mostrato un aumento netto fin dalla fine degli anni ’80: colpisce almeno 7 donne su 100.  I dati dell’AIOM attestano che, nel Sud e nelle isole, la malattia è meno diffusa rispetto al Nord, come nel resto d’Europa, per motivi non ancora chiaramente definiti, ma che potrebbero essere riconducibili al numero di figli avuti, all’alimentazione seguita e all’ambiente frequentato.  L’associazione dichiara che, attualmente in Italia, si ammalano, ogni anno, di tumore del seno circa 36.600 donne, però grazie alla diagnosi precoce la mortalità è diminuita, tanto che oggi le morti sono poco più di 11.300: si rileva che, se il tumore viene diagnosticato quando ha dimensioni inferiori a uno o due centimetri, le possibilità di guarigione salgono ad un buon 95%. Il quarto “Big Killer”, infine, è il cancro alla prostata, ultimo poiché si registra un incremento delle nuove diagnosi, per via della nuova tecnica di diagnosi, basata sulla ricerca dell’antigene prostatico specifico (Psa), giunta in Italia già all’inizio degli anni ’90: ogni anno si diagnosticano così, nel Paese, oltre 23.500 nuovi casi l’anno e le morti si aggirano intorno a 7.000, rappresentando circa un 7% delle morti per tumore negli uomini.