Mentre si succedono altre mode e nuove tecniche la figura dell’attore, regista, sceneggiatore e drammaturgo tedesco Rainer Werner Fassbinder, uno dei maggiori esponenti del Nuovo Cinema Tedesco, viene riproposta oggi come quella di un maestro adorato e discusso da riscoprire. Dalla sua presenza inquietante il testo Tutti i film di Fassbinder, aggiornato a cura di Giovanni Spagnoletti che lo ideò con Enrico Magrelli, ripercorre particolareggiatamente la storia, nei modi un catalogo ragionato e visivo, di tutti i quarantatré film del grande autore con il sapore di un’edizione critica.Il viaggio all’interno del filmogrfia “fassbinderiana” ha inizio con il suo primo cortometraggio Il vagabondo (1965) per proseguire con L’amore è più freddo della morte (1969), primo lungometraggio del regista tedesco. Si prosegue con Il mercante di quattro stagioni (1971), primo successo commerciale in Germania, per giungere alle sue produzioni più impegnative: Il matrimonio di Maria Braun (1978), Lili Marleen (1980) e Lola (1981). Il viaggio si conclude con Veronika Voss e Querelle de Brest entrambi del 1982, anno della scomparsa del regista. L’ampia filmografia commentata e illustrata, le tre interviste che coprono l’arco di un decennio ricompongono con fedeltà un universo poetico inimitabile per stile e radicalità di scelte. Un unicerso composto da film ruvidi ed espressivi, popolato da donne fragili e spezzate, da gay o da loser, e guidati da una dialettica mai unilaterale oppresso/oppressore“Proprio perché ingrandito dalla distanza, il lavoro di Fassbinder, il suo lascito, ci appare come uno specchio magico da Alice nel paese delle meraviglie che ingloba e amplifica un universo di sogni, desideri e realtà unico, uno dei pochi tentativi riusciti di trascendere ed elevare ogni scheggia del vissuto a elemento e indice di una magica immanenza, di risolvere gli elementi di realtà e/o autobiografici in un perfetto equilibrio tra Storia e Parabola.” Continua Giovanni Spagnoletti: “E ciò è ancora più vero, soprattutto se si confronta la sua opera tarda, uno splendido, vespertino paesaggio popolato da figure diperate, con la fragilità glaciale del postmodern: da cui quello straniante senso di nietzschiana “inattualità” rappresentata da una poetica che non ha avuto riscontro o quasi nelle tendenze dello scorcio del secondo millennio.”
 Tutti i film di Fassbindera cura di Giovanni Spagnoletti e Enrico MagrelliPrezzo € 25,82Editore Ubulibri