La vita di un giardiniere in Provence può essere molto difficile: tra gelidi inverni ed estati roventi, il tempo è appena sufficiente per riprendere fiato prima di essere bersagliato da inondazioni primaverili e venti violenti. Tutto questo non ha scoraggiato Dominique Lafourcade, paesaggista autodidatta. Con un occhio da architetto e un amore per i giardini rinascimentali, crea spazi all’aperto esclusivi e raffinati. Il suo approccio è chiaro: Un giardino è un’opera d’arte e il giardiniere gioca diversi ruoli di architetto, scultore, musicista e pittore. Un giardino deve emozionare e far palpitare il cuore dei visitatori.

Ma come si può creare un simile spazio, ricco di stimoli e impressioni? La soluzione è iniziare con struttura e forma: l’architettura del giardino. Se vi ispirate  criteri stilistici storici, create linee prospettiche. Aree di contrasto e variazioni di livello servendovi degli strumenti forniti dai tesori del passato. Terrazzamenti in pietra, vasi di terracotta, giochi d’acqua, statue e sculture, gazebi e pergole, creano punti di attrazione, in un costante equilibrio tra linee rette, fogge geometriche e forme naturali. Nei giardini formali la ripetizione rappresenta un canone di composizione, essenziale. Dai filari di piante in vaso ai viali, dai percorsi delimitati da colonne alle bordure di lavanda, la forza del numero è evidente: solo una limitata selezione di piante sopravvive all’estate rovente, quindi è necessario proporre tutto ciò che resiste.
Black And Decker
Non passione e amore. Determinante è munirsi di attrezzi validi e funzionali, come il Rasaerba a filo 1400W di Black And Decker: impugnatura EasySteer dal design innovativo che consente una prefetta manovrabilità, maggiore raccolta grazie alla forma della lame, è ideale per giardini di medie dimensioni.

 

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I giardini della Provenza offrono una romantica ambientazione per cascine e casali: le porte e le persiane di legno dipinte a colori vivaci si contrappongono alle tonalità tenui delle piante mediterranee, le fontane e i trogoli in pietra grezza offrono un po’ di sollievo nelle aridi estati. Le aree cortilizie  e le superfici coperte di ghiaia creano disinvolti spazi  perfetti per una cena all’aperto. In questi spazi conviviali gli arredi di recupero possono fornire  pratici ed economici posti a sedere. Tavoli da biliardo, antiche recinsioni in ghisa rivestite di vetro e sorrette da cavalletti, quasi ogni superficie può fungere da piano d’appoggio. Lavabi , vecchi recipienti di rame  e fusti per l’olio pieni di ghiaccio possono servire per tenere in fresco le bibite, mentre bottiglie di vetro , barattoli e vecchie lattine diventano squisiti portafiori o portacandele. Quando si crea un’area pranzo all’aperto, occorre anche proteggerla dal sole. In questo caso una tela da vela stesa tra gli alberi offre una copertura di ripiego anche per la pioggia.