L’Italia è un territorio che offre moltissime soddisfazioni per gli amanti del foraging, quindi l’andar per campi e boschi alla ricerca di erbe spontanee commestibili e qualsiasi altro cibo che cresce spontaneo nei boschi di montagna, nelle foreste, nei prati e nei campi, nei laghi e lungo i fiumi o nelle lagune. Non si tratta solo di erbe, ma anche di funghi, bacche, frutti, foglie e fiori, radici e cortecce commestibili, muschi, alghe e piante acquatiche.

Una vacanza o un weekend all’insegna di questa attività non è solo molto trendy, ma è anche un’esperienza che amplia le possibilità in cucina, un bagaglio che ci si può portare nella vita di tutti i giorni.

Perché è tornato di moda
In primis, si tratta di una vera e propria “spesa nel bosco a costo zero”: quando si impara come farlo in modo sicuro, senza danneggiare la natura e la propria salute, il foraging è un’arte che permette di trovare in natura, senza andar al supermercato, parte degli elementi chiave di una ricetta.

Del resto, si tratta di un’arte antica, praticata da sempre nelle valli agricole, soprattutto in tempi di carestie e anche chiamata alimurgia, la scienza che studia l’uso di piante selvatiche commestibili nell’alimentazione.

FONTE: CUCINA NATURALE