“Niuna casa è si piccola che non la faccia grande uno magnifico abitatore” (Gabriele D’Annunzio).
Ecco una guida per visitare le case dove nacquero capolavori intramontabili della letteratura mondiale. La casa per voi, invece, la trovate sul sito di scambio casa HomeExchange.
Estrose o razionali, sfarzose o spartane, sono le case di alcuni degli scrittori più importanti della storia della letteratura mondiale: dall’Italia all’Europa, con un piccolo salto oltreoceano, andiamo alla scoperta dei templi della creatività dove sono nate opere come I Promessi Sposi, Oliver Twist, Il Piacere ed Il vecchio e il mare. Le penne, la mobilia e i paesaggi che hanno accompagnato queste vite incredibili sono visibili oggi nelle case museo aperte al pubblico.
Il Vittoriale degli italiani a Gardone Riviera (Bs)
Il Vittoriale degli Italiani è la cittadella monumentale costruita a Gardone Riviera (Bs), sulle rive del lago di Garda, dal poeta Gabriele d’Annunzio assieme all’architetto Giancarlo Maroni. Si tratta di un complesso di edifici, vie, piazze, teatri, giardini, e corsi d’acqua che il Vate fece erigere a memoria della sua “vita inimitabile” e delle imprese degli Italiani durante la Prima Guerra Mondiale. Quella che nelle intenzioni doveva essere l’ultima dimora del celebre scrittore italiano, rappresenta oggi un museo a cielo aperto ricco di arte e segreti che viene visitato ogni anno da 180.000 persone. In circa nove ettari di terreno si trovano opere d’arte dal sapore neoclassico, un anfiteatro, cimeli della Grande Guerra, aerei monoposto che hanno sorvolato Vienna e persino la sezione di un ariete torpediniere, la nave Puglia, utilizzata per operazioni di guerra nell’Adriatico.
Il Museo Casa del Manzoni a Milano
Il Museo Casa del Manzoni trova spazio nella casa di via Morone, che Alessandro Manzoni acquistò nell’ottobre 1813 e dove visse con la famiglia per circa sessant’anni. Il Museo si snoda attraverso il pian terreno, due stanze affacciate sul giardino, e sei stanze al primo piano. Nella casa, tanto amata dal Manzoni, i visitatori possono ammirare nella loro integrità mobili, libri e suppellettili dello studio e della camera da letto conservati dall’arredamento originario. Nelle bacheche e sulle pareti si possono ammirare numerosi ritratti di Manzoni, dei suoi familiari e dei suoi amici; autografi e documenti; le prime e più rare edizioni delle sue opere; quadri, stampe e incisioni relative ai protagonisti, ai paesaggi, e agli episodi dei Promessi sposi. Doveroso inoltre porre un accento sullo studio, ove avvennero gli “incontri storici” con Balzac, Cavour, Garibaldi, Verdi e Don Pedro II Imperatore del Brasile.
La Keats-Shelley House a Roma
La Keats-Shelley House, proprio accanto alla splendida Scalinata di Piazza di Spagna, è stata l’ultima dimora di John Keats, che vi morì nel 1821 a soli venticinque anni. Aperta al pubblico nel 1909, questa casa-museo contiene una ricca collezione di quadri, sculture, manoscritti, oggetti e prime edizioni delle opere di Keats, Percy Bysshe Shelley e Lord Byron, i più importanti esponenti della seconda generazione romantica inglese. Fra gli altri, la collezione conserva una maschera di carnevale in cera di Lord Byron e manoscritti di Jorge Luis Borges, Oscar Wilde, Mary Shelley, Walt Whitman, William Wordsworth e Robert Browning. La casa possiede inoltre una ricca biblioteca specializzata in letteratura romantica, che conta attualmente più di ottomila volumi a cui vengono sempre aggiunti nuovi titoli.
Il Museo Casa di Dante a Firenze
Nel cuore della Firenze medioevale una delle costruzioni più suggestive della città ospita il Museo Casa di Dante. L’edificio originale, degradatosi nel tempo, è stato ricostruito nel primo decennio del XX secolo proprio dove un tempo sorgevano le case degli Alighieri, e dove nel 1265 nacque Dante, secondo una memoria popolare tramandatasi nei secoli che ha sempre indicato il gruppo di case nei pressi della Torre della Castagna come “case di Dante”. Suddiviso in tre piani, il museo racconta, attraverso documenti e reperti, la vita privata e l’attività politica di Dante e approfondisce le tematiche contenute nella Divina Commedia. All’interno del museo si trovano inoltre interessanti documenti che raccontano la storia della Firenze medievale.
La casa di Charles Dickens a Londra
Chi desideri vedere il luogo dove videro la luce il burbero Scrooge ed i tre Spiriti del Natale, al 48 di Doughty Street, nel quartiere di Bloomsbury, troverà la casa di Charles Dickens, salvata dalla demolizione nel 1922 e divenuta museo dal 1925. La casa-museo, l’unica casa dello scrittore che si può ancora ammirare nella capitale inglese, è proprio quella che lo vide alle prese con il capolavoro Oliver Twist. I lavori di restauro hanno consentito di riportare al suo originale splendore l’edificio storico e permettere ai visitatori di ammirare gli ambienti così come lo stesso Dickens li conobbe: gli arredi delle camere, con oggetti personali mai mostrati prima, il leggio nel salotto dove l’autore intratteneva gli ospiti con le letture dei suoi lavori, la scrivania personale e la ricostruzione della sala da pranzo. Si possono vedere inoltre esposti i quadri e le numerose fotografie della famiglia, molte delle quali inedite, insieme a numerose lettere autografe.
La casa di Honoré de Balzac a Parigi
La Casa di Balzac è, con la Casa di Victor Hugo e il Museo della Vita Romantica, uno dei tre musei letterari della città di Parigi. Questo museo interamente dedicato a Honoré de Balzac trova spazio nell’unica dimora del romanziere francese ancora esistente, nel quartiere residenziale di Passy, vicino al Bois de Boulogne. Nei sette anni in cui visse in questa casa, dal 1840 al 1847, Balzac concepì e compose alcuni dei suoi principali capolavori. Acquistata dalla città di Parigi nel 1949, la dimora è stata trasformata in museo e dotata di una biblioteca dove sono conservati manoscritti dell’autore, libri, lettere ed altro materiale particolarmente interessante. La Maison de Balzac conta cinque stanze in cui sono esposte la scrivania e la sedia di Balzac, ritratti suoi e della sua famiglia, stampe di artisti del 19° secolo e altri oggetti personali dello scrittore.
Jane Austen Centre a Bath (Somersetshire)
Il Jane Austen Centre, una casa in stile georgiano nel cuore della città, narra dell’esperienza di Jane Austen a Bath e l’impatto che ebbe su di lei e la sua scrittura. Dei molti famosi residenti e visitatori di Bath, Jane Austen è forse una delle più conosciute ed amate. Lei vi soggiornò a lungo due volte verso la fine del XVIII secolo, e dal 1801 al 1806 Bath fu la sua casa. La città è ancora molto simile a come l’aveva conosciuta Jane Austen, preservata nelle sue strade, edifici pubblici e in quell’elegante mondo ben ordinato che lei aveva così vividamente dipinto nei suoi romanzi. Ricostruita nel XVIII secolo in elegante stile georgiano, ha molti edifici neoclassici, impreziositi da colonnati nella tipica pietra locale. Il famoso Royal Crescent è una sequenza di trenta residenze – che costituiscono una mezzaluna, cioè crescent – progettata dall’architetto John Wood il Giovane tra il 1767 and 1774, fra i più grandi esempi di architettura dell’epoca. Il Jane Austen Centre offre tour guidati sulle tracce di Jane Austen ed è sede del Jane Austen Festival che si svolge ogni anno a Bath nel mese di settembre.
Finca La Vigia, la casa di Ernest Hemingway a Cuba
Ernest Hemingway conobbe Cuba quasi per caso: era il 1928 ed egli era di passaggio per un viaggio con tutta la famiglia in Spagna. Successivamente la passione per la pesca d’altura dei marlin spinse lo scrittore americano a visitare più volte l’isola fino a quando, nel 1940, acquistò Finca La Vigia, la casa nella quale scrisse alcune delle sue opere più note come Per chi suona la campana e Il vecchio e il mare, premio Pulitzer 1953, influenzato dalla profonda conoscenza della vita e della psicologia dei pescatori, acquisita durante i periodi trascorsi a Cuba. Finca La Vigia, una costruzione di fine ‘800 di architettura coloniale spagnola, a qualche chilometro ad est de L’Avana, ospita oggi il museo dedicato a Hemingway. È la meta dei molti che vivono il proprio viaggio a Cuba come un’esperienza culturale, non priva di suggestioni indimenticabili. Seconda, immancabile tappa di una visita a Cuba sulle tracce di Hemingway non può che essere proprio L’Avana con i suoi bar.