La riscoperta delle antiche vie di pellegrinaggio tra Carinzia e Friuli Venezia Giulia.

Il progetto Interreg Italia-Austria WalkArt – L’arte del cammino, coinvolge il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia nella strutturazione, valorizzazione e promozione di una nuova offerta transfrontaliera, sostenibile, slow e alternativa al turismo di massa. Per scoprire il territorio organizza il tuo soggiorno visitando il sito di scambio casa HomeExchange.

Il progetto Interreg Italia-Austria WalkArt- l’arte del cammino si pone l’obiettivo di attirare i turisti amanti dei viaggi a piedi con lo zaino in spalla e offrire loro la possibilità di immergersi nella eclettica biodiversità del Friuli Venezia Giulia e nella natura sfaccettata della vicina Carinzia attraverso la scoperta di otto itinerari tracciati lungo le antiche vie di pellegrinaggio. Quattro sono i percorsi che si snodano sul territorio italiano del Friuli Venezia Giulia: il Cammino Celeste da Aquileia a Maria Saal, il Cammino delle Pievi in Carnia, la Via del Tagliamento (da Coccau a Latisana, per qui congiungersi con Romea Aquileiense) e la Via Flavia (da Trieste ad Aquileia, per qui congiungersi con Romea Aquileiense). Tre sono i tracciati che percorrono la regione Carinziana: il Marienpilgerweg, l’Hemmapilgerweg e lo Jakobsweg, mentre un ultimo sentiero è quello che coinvolge entrambi i territori ed è la nuova tratta transfrontaliera sviluppata nell’ambito del progetto.

Scoprire un territorio vivendo e assaporando con lentezza il suo prezioso patrimonio ambientale, culturale, storico e umano è l’emblema del turismo slow, uno degli asset strategici del piano di sviluppo dell’offerta turistica del Friuli Venezia Giulia che vede nel posizionamento della destinazione, nella destagionalizzazione e nella delocalizzazione i principali obiettivi. La regione, grazie alla conformazione del territorio, non intaccato da grandi centri urbani e di grande valore naturalistico, e a un patrimonio di tradizioni preservato negli anni, si adatta infatti perfettamente alla sempre più crescente richiesta di un turismo lento, esperienziale o, anche, spirituale.