20 febbraio 2012, a pochi chilometri dalla città di Umeaa in Svezia, Peter Skyllberg , un uomo di 44 anni, viene ritrovato vivo in condizioni molto gravi nella sua auto rimasta completamente sepolta dalla neve per due mesi. A salvare l’uomo è stato un giovane con una motoslitta che ha visto sbucare dalla neve il tetto del veicolo: all’interno qualcosa si muoveva ed ha avvertito la polizia…Come è riuscito Peter a sopravvivere a queste condizioni? Di cosa si è nutrito? A queste domande cercherà di rispondere “ALIVE! 60 GIORNI SOTTO LA NEVE”, il documentario che andrà in onda in chiaro sul digitale terrestre free giovedì 3 maggio alle ore 23:05 su DMAX (Digitale Terrestre Free Canale 52, Sky canale 140).In esclusiva le interviste ai primi soccorritori, ai conoscenti e agli amici di Skyllberg e le testimonianze di medici esperti. Quali sono le conseguenze che questo caso eccezionale avrà per il futuro della scienza medica e per la comprensione dei limiti della resistenza umana? Peter, affamato, incapace di parlare e di camminare, ricoverato in ospedale, ha dichiarato di essere sopravvissuto grazie ad un sacco a pelo che lo ha protetto dal freddo e di essere rimasto senza cibo da dicembre. Nell’automobile c’era un giornale del 19 dicembre giorno in cui Skyllberg è rimasto intrappolato. Alcuni esperti parlano di “effetto igloo”: la neve all’esterno dell’auto avrebbe impedito che la temperatura scendesse troppo.