“Le distanze si sono accorciate, ma siamo ancora molto lontani da un traguardo di parità”, così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, celebrando al Quirinale l’8 marzo, alla presenza del ministro delle Pari opportunità, Barbara Pollastrini e del suo predecessore, la parlamentare Stefania Prestigiacomo. La Costituzione contiene “il presupposto e la base per ogni reale avanzamento nella condizione della donna”. Infatti, secondo il Capo dello Stato durante i lavori della Costituente le prime elette si batterono per eliminare formulazioni che contenevano discriminazioni sul ruolo pubblico delle donne, in particolare per l’accesso alla carriera giudiziaria.  Solo nel 1965 fu possibile avere le prime donne vincitrici di concorso in magistrature e solo oggi “le recenti, recentissime nomine della prima donna presidente di tribunale metropolitano, della prima donna presidente di corte d’appello, della prima donna presidente di sezione della corte di cassazione”. I risulati ha detto Napolitano, sono stati raggiunti grazie “alla mobilitazione civile e ad un molteplice sforzo per far vivere la Costituzione, sforzo che nei decenni ha prodotto decisive leggi di riforma, come quella del diritto di famiglia”, oltre ad importanti sentenze della corte costituzionale “Ma non tutti i pregiudizi nei confronti delle donne – ha aggiunto – sono ancora caduti, e soprattutto non sono caduti tutti gli ostacoli, che frenano l’uguaglianza invocata dalla dichiarazione universale dei diritti umani, che risale al 1948 come la nostra Costituzione”.”Tra questi ostacoli – ha proseguito il Presidente – abbiamo messo in rilievo, nello svolgimento del nostro incontro, quelli che le donne si sono più impegnate a rimuovere : l’intolleranza, la disuguaglianza nei punti di partenza, la legalità negata, gli squilibri nella parità di genere”.”Forti squilibri tra uomini e donne permangono rispetto non solo all’occupazione, ma al reddito e alla carriera, e il distacco diventa più evidente a mano a mano che si passa a posizioni ed incarichi di maggiore rilievo”.