Furono gli anni dell’opulenza, quelli in cui ostentare era un must. Gli hippie sembravano ormai solo un lontano ricordo e nuove generazioni di hyuppie rampanti prendevano il sopravvento.
Ma furono anche gli anni più creativi, disinvolti e glamour che la moda moderna possa ricordare: gli anni ’80.

Costretti in jeans attillati e abbagliati da colori sempre più elettrici e graffianti, il comune denominatore di un intero decennio fu quello di sconvolgere e dare libero sfogo a pulsioni e creatività. Così, sull’onda travolgente del revival a tutti i costi, stilisti e designer – ma anche artisti, musicisti e creativi – di tutto il mondo, tornano a rileggere e reinterpretare un decennio che aveva ancora molto da dire.

Mentre le vite si alzano vertiginosamente e jeans e fouseax tornano a (co)stringere gambe sinuose e non, i colori tenui e gli elementi minimal vengono banditi dal guardaroba.
Ancora una volta i colori, ma soprattutto i dettagli, sono il vero elemento distintivo. Metallici e scintillanti, flou e accecanti: comunque decisi. L’oro e l’argento tornano ad arricchire borse ed accessori, come quelle della collezione di Patrizia Pepe e Alessandro Dell’Acqua.
Sandali e scarpe non sono da meno, come si può vedere da Louis Vuitton o da Miu Miu.

Ma le vere regine della strada tornano però ad essere loro: informali, sportive, ma anche eleganti e sempre abbinabili, dopo anni di esilio forzato, le sneakers riportano ai nostri piedi lo stile creativo e disinvolto di quegli anni. A tinta unita o con nuove fantasie, ma anche metallizzate o dorate sono un vero capo senza età.

La metamorfosi travolge e sconvolge alle fondamenta: le stoffe classiche e naturali vengono abbandonate per lasciare spazio alla plastica, al poliestere e ai tessuti elasticizzati. Persino i capi sportivi tornano ad essere un elemento per affermare il proprio estro.

Sulle note glam rock e post punk di gruppi storici e personaggi underground una “nouvelle” vague di creatività sembra risvegliarci da un lungo torpore.