Ci sono fragranze che non si limitano a profumare: raccontano una scena. La tavola sparecchiata dopo una cena lunga, il bicchiere di brandy che resta sul tavolo, qualche ciliegia nel piattino, una torta alle mandorle che profuma ancora l’aria.
È in questo immaginario che ci piace collocare la Fava Tonka, protagonista assoluta della nuova collezione firmata Maison Tahité.

Nel mondo della profumeria, le note gourmand – quelle che ricordano dolci, spezie, ingredienti da cucina – hanno imparato a farsi adulte. Meno zucchero, più sfaccettature. Meno “pasticceria”, più trama olfattiva. E la Fava Tonka è uno degli ingredienti che meglio incarnano questo cambio di passo: calda, seducente, mai banale.

Fava Tonka, un classico che non smette di reinventarsi

Arrivata in Europa alla fine del Settecento, la Fava Tonka conquista presto i nasi più curiosi. È una materia prima che sembra nata per la profumeria: ricca, avvolgente, con una scia che rimane impressa nella memoria.

Il suo profumo è un abbraccio caldo e profondo: evoca la dolcezza della vaniglia, il calore del caramello, la rotondità morbida delle mandorle. Ma non è solo gourmand: a tratti si fa erbacea, quasi come il profumo del fieno appena tagliato sotto il sole. È questo equilibrio tra comfort e carattere che la rende irresistibile sia per chi la indossa che per chi si trova accanto.

Sebbene il suo utilizzo sia ormai diffuso, la Fava Tonka non ha smesso di incantare. Ogni nuova interpretazione è una sfida: come raccontare un classico senza ripetersi?

Il capitolo Maison Tahité: nasce la collezione Fava Tonka

È qui che entra in scena Maison Tahité, casa olfattiva che ha costruito il proprio linguaggio intorno a note golose, sensuali e avvolgenti. Con la Collezione Fava Tonka, il brand intraprende una nuova tappa del suo viaggio sensoriale, dedicandosi a una delle materie prime più amate e, al tempo stesso, più complesse da maneggiare.

Non si tratta di “aggiungere dolcezza” a caso, ma di riscrivere con eleganza il racconto di un grande classico. La Fava Tonka diventa il filo conduttore, il punto fermo intorno al quale ruotano abbinamenti audaci e armonie sorprendenti.

La sensazione, mentre esploriamo questa collezione, è quella di sfogliare un libro di racconti: ogni fragranza è un capitolo, ogni capitolo una sfumatura diversa di calore, intensità, golosità.

Tonka Rouge: il racconto in rosso

Tonka Rouge è la fragranza che mette in scena il lato più misterioso e sensuale di questa collezione. È come entrare in un salotto illuminato da luci basse, con un vinile che gira in sottofondo e il colore rosso che domina: sulle labbra, nel bicchiere, nei riflessi del vetro.

L’apertura è un vero colpo di scena:
Nota di testa – Liquore alla Ciliegia
Una Ciliegia liquorosa apre il jus con un impatto immediato. È succosa, vibrante, leggermente avvolta da una sensazione alcolica che fa pensare a un cocktail dopo cena. Non è la ciliegia “caramella”, ma una nota rossa e densa, che cattura subito l’attenzione e firma l’ingresso della fragranza.

Nel cuore, la trama si complica e diventa quasi cinematografica:
Note di cuore – Fava Tonka, Lampone, Liquirizia
La Fava Tonka prende il centro della scena e stende la sua scia calda e cremosa. Intorno, il Lampone aggiunge una freschezza fruttata, più luminosa, mentre la Liquirizia porta con sé una vena speziata, leggermente amara, che spezza la dolcezza e la rende intrigante.
È un cuore che gioca sui contrasti: chiari e scuri, dolce e amarognolo, morbido e tagliente.

Il fondo è la parte che resta, quella che si ricorda a distanza di ore:
Note di fondo – Vaniglia, Brandy, Legno di Sandalo
La Vaniglia avvolge tutto come una coperta morbida, il Brandy aggiunge un tocco prezioso e adulto, mentre il Legno di Sandalo porta profondità, rotondità, una sensazione di pelle scaldata dal tessuto. Qui Tonka Rouge si fa intimo, quasi confidenziale.

A chi piacerà Tonka Rouge (e quando indossarlo)

Noi lo immaginiamo sul polso di chi ama i gourmand che non sembrano mai un dolce in vetrina. Tonka Rouge è sensuale, sì, ma non urlato. Ha una presenza decisa, che trova la sua dimensione naturale nelle sere più fresche, nelle mezze stagioni che scivolano verso l’inverno, nelle giornate in cui abbiamo voglia di un profumo che “resti”.

È una fragranza che parla bene a chi ama i profumi unisex caldi, condivisibili. Sul corpo può diventare più femminile o più maschile a seconda di chi la indossa, dei tessuti che incontra, del pH della pelle. Su una sciarpa di lana, su un cappotto di cammello, su un blazer nero per una cena fuori: Tonka Rouge sembra trovare sempre un modo per farsi notare senza trasformarsi in protagonista assoluto della stanza.

Un rituale rosso ciliegia nella nostra routine

La vera forza di questa fragranza, per noi, sta nella sua capacità di diventare un rituale. Non è il profumo “da tutti i giorni” messo al volo prima di uscire. È quello che scegliamo quando abbiamo voglia di raccontarci qualcosa in più: una serata speciale, un appuntamento, un momento solo nostro a fine giornata.

Immaginiamo Tonka Rouge vaporizzato su polsi e collo, poi un ultimo spruzzo sulla parte interna del cappotto, così che il profumo ci accolga ogni volta che lo indossiamo. Una ciliegia liquorosa che apre la scena, la Fava Tonka che scalda tutto, la Vaniglia e il Brandy che accompagnano fino all’ultima nota: un racconto da portare con sé, addosso, invece che sulle pagine di un libro.