Ricchissimo l’appuntamento di oggi (replica domani alle 20.30) all’Auditorium Conciliazione. Protagonisti il maestro Francesco La Vecchia, appassionato direttore dell’Orchestra Sinfonica di Roma e Ludwig van Beethoven. In programma la quarta Sinfonia  in Si bemolle maggiore op. 60 composta nel 1806 ed eseguita per la prima volta nel marzo 1807 a Vienna.
Definita da Robert Schumann “una slanciata fanciulla mediterranea fra due giganti nordici” , certamente non siamo davanti alle tensioni della Terza sinfonia “Eroica” o della Quinta alla quale Beethoven stava già lavorando intensamente, ma non si tratta di un lavoro di evasione. Più moderata nel tono anche se percorsa da notevoli inquietudini la Sinfonia circonda l’ascoltatore di un atmosfera di attesa che precede l’esplosione del primo tema per tornare all’immobilità del secondo movimento. Ma è immediata la reazione con il tono gioioso dello Scherzo e la vivacità del Finale.
 
Sempre coinvolgente l’ascolto della  Quinta: quattro note, quelle introduttive, che, secondo le parole dello stesso Beethoven, rappresentano “il destino che bussa alla porta”. Quattro note che sono il preludio di un viaggio dell’anima che si avventura e si perde per le strade del puro romanticismo. Una grande prova d’orchestra quella di oggi, una tumultuosa, trionfale esecuzione.