Varcare la soglia del Teatro Stanze Segrete, a Roma, nel quartiere Trastevere, è già un’esperienza unica. Infatti lo spazio gestito da un artista come Ennio Coltorti non può che essere originale  e creativo. Originale perchè il teatro in questione è piccolissimo, creativo perchè le pièce ospitate al suo interno dilatano talmente gli spazi che lo spettatore si sente trascinato in una dimensione molto più ampia di quella fisica. Come è successo ieri sera alla prima della pièce di Roberto Garcia per la regia di Paolo Pasquini, L’Arte della fuga. Un dilemma percorre il testo di Garcia: la musica come espressione o forma? Questo il dubbio amletico che arrovella la mente del protagonista, interpretato da uno strepitoso Massimiliano Giovanetti capace di far rivivere Glenn Gould, celebre pianista e grande interprete bachiano. É lui che aleggia come un fantasma nel vortice di parole e musica in cui ci trascina Giovanetti. Che si presenta come un insegnante di musica, quello “che tutti noi avremmo voluto da piccoli”. Unica allieva,”disegnata”nella mente, Claudia, una bambina di dieci anni. É lei che il Maestro introduce all’interpretazione della Musica. Non mera esucuzione, non solo arida tecnica, ma creazione di emozioni, stati d’animo, sentimenti. La Musica come espressione! Così le note  dei Notturni di Chopin, eseguiti dalla bravissima Marta Scelli, si trasformano in sensazioni: il buio, la notte, la paura. Gli anni passano. Il dilemma serpeteggia. Scava nella mente del protagonista fino a rovesciare le sue convinzioni. No, la Musica non è espressione, ispirazione, creatrice di atmosfere. Tutta letteratura, urla il Maestro. Le singole note sono solo vibrazioni. Che precedono il Silenzio, paragonato alla Morte. Cambia la postura dell’attore, quasi ripiegato su se stesso: il suo percorso è giunto all’epilogo. Storditi, percepiamo che solo adesso  tutte le”voci” cesseranno di rincorrersi per conflluire in una nuova realtà. Così un’altra volta si ripete la grande magia del Teatro. Per raccontare di un pianista e del suo alter ego: Claudia, l’allieva “disegnata”. Per sentire con Mendelssohn, in Scozia, il rumore del mare.  Teatro Stanze Segrete
Via della Penintenza, 3 ( Trastevere )
tel. 06.6872690 / 3889246033