Giorgio Albertazzi torna al Globe per vestire i panni di Giulio Cesare. La messa in scena di Salvo si avvale dell’ausilio di 30 maschere di lattice (realizzate da Michele Guaschino) che riproducono perfettamente le fattezze umane e di un gruppo di 16  attori e 15 figuranti che rivestono i 45 diversi ruoli del “Giulio Cesare”.  I congiurati sono uomini svuotati, indecifrabili,  simili a  calchi in cera perché il potere ha tolto loro ogni parvenza di umanità, cancellando le loro passioni ed emozioni. I costumi fanno riferimento alla Roma classica ma senza ricorrere a nessuna contemporaneità e anche il disegno luci riproduce una Roma tetra, attraversata da temporali furiosi, lampi di luce improvvisa,  deboli fiaccole e bracieri, simbolo del profondo buio interiore in cui sono calati tutti i personaggi del Giulio Cesare