La scrittura originale e ricca di ironia è lo stile di Rosa Matteucci che regala, con il suo ultimo lavoro, momenti di divertimento e commozione. ‘Tutta mio padre'(Bompiani) racconta, attraverso l’io narrante di Rosa – la contessina decaduta- una saga famigliare dove tutto gira intorno a Ulisse, il padre del titolo.’…Ogni tanto nella vita bisogna pur sognare, lasciarsi andare alla fantasia, che male c’era? Se non si sogna almeno un po’, come si fa ad andare avanti? Noi abbiamo sognato insieme… Ricordati, Rosa, che la vita è strana e sublime, perché si può sempre e di nuovo inventare e amare…’: le parole del padre Ulisse sono lo spunto per una cavalcata ricca di stranezze, meraviglie, delusioni e imprevisti che riempiono la vita e formando quell’arte di sopravvivere utile ad affrontare ogni tipo di “sfiga”. Una catarsi attraverso il libro: Rosa si è liberata e fatto pace con la morte del padre. La scrittura le ha procurato dolore ma, come ha sostenuto in una intervista: ‘la sensazione è stata quella di aver scaricato un peso enorme che mi trascinavo dietro e che limitava la mia scrittura. È adesso che forse comincio a scrivere davvero’. Tutta mio padreRosa Matteucci
Bompiani