Jonah Lehrer, appena 26 anni, firma Proust era un neuroscienziato, un libro imperdibile per tutti coloro che sono interessati al rapporto tra arte e neuroscienze. Un libro, come lo definisce lo stesso autore, “che narra di alcuni artisti che anticiparono le scoperte dei neuroscienziati: scrittori, pittori e compositori che scoprirono verità sulla mente umana – verità reali, tangibili – che la scienza solo oggi sta riscoprendo.”L’autore accosta ognuno degli artisti presi in esame ad un “oggetto” di studio delle neuroscienze. Il risultato? Le neuroscienze confermano le intuizioni di Walt Whitman sulla sostanza del sentimento, George Eliot sulla biologia della libertà, Auguste Escoffier sull’essenza del gusto, Marcel Proust sul metodo della memoria, Paul Cézanne sul processo della visione, Igor Stravinskij sulla fonte della musica, Geltrude Stein sulla struttura del linguaggio, Virginia Woolf sull’io emergente. Artisti che assistettero alla nascita della scienza moderna ma che non smisero mai di credere nella necessità dell’arte. Scrive l’autore: “questo viaggio interiore creò un’arte squisitamente autocosciente: il suo soggetto era la nostra psicologia.” In ognuno dei capitoli di Proust era un neuroscenziato, Lehrer con uno stile fluido conferma il sottile senso (o meglio morale) che ha voluto imprimere al suo bel libro: “noi siamo fatti di arte e di scienza.” Un monito indirizzato a tutti coloro che considerano vero solo ciò che può essere misurato o calcolato. Per l’autore, l’arte diventa così necessaria per ricordarci che la scienza è incompleta. Conseguenza di tale affermazione è la seguente considerazione: “l’essere umano ha bisogno dell’arte”. Proust era un neuroscenziato
di Jonah Lehrer
Prezzo € 22,00
Edizioni Codice